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Visualizzazione dei post da gennaio, 2011

_Ultimo brindisi (poesia di: Anna Achmatova, 1934)_

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Così stasera decido di lasciarvi dei versi tristi non scritti da me ma da un grande poeta russo:  Anna Achmatova. Sì, era una donna. Si, ho scritto poeta. Era così che preferiva essere definita.  Sono grandi le donne quando usano il cervello, quando ascoltano l'istinto, quando vivono a testa alta, con dignità e passione, quando lottanno e non si arrendono, quando non ascoltano le chiacchiere di quanti sono pronti a annientarle ma vanno avanti con forza e si rialzano più consapevoli dopo ogni caduta...  Sono belle le donne vere, quelle che incantano al di là della bellezza. Effimero l'involucro senza contenuto. Bellissime le labbra che sanno narrare, gli occhi pieni di fame di sapere, le mani che lavorano la vita ricevuta, i piedi pronti a nuove strade da percorrere e muscoli tesi in sforzi senza posa come il cuore che pompa ininterrottamente amore anche quando ha ferito, anche quando ha deluso... forse allora, l'amore, sembra morire, in realtà si trasforma... div

_Le epiche avventure di Arianna... ovvero: persa nel labirinto alla disperata ricerca di un lavoro_

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Mi salvi chi può!!!! Vi prego! La situazione è disperata!! Nuova Arianna persa nel labirintico caos della disperata ricerca di un lavoro... Minosse pronto a divorarmi riducendo la mia propositività in cenere. E Tèseo che mi ha abbandonata prima ancora di salvarmi. Vano il mio lungo filo rosso. Sono entrata a testa alta e petto in fuori, fiera e convinta del fatto mio, decisa a uscire solo vittoriosa con un bel sorriso a urlare al mondo: "HO TROVATO LAVOROOOOOOOOOOOO!!!!". Che, poi, sono almeno due anni che lo cerco... busso, scavo, chiedo, gratto, prego, mi immergo... curriculum sempre in borsa se non in mano, testa in continuo fermento per inventare qualcosa provare altre possibilità... Cammino, cammino in questo labirinto dove tapis roulant mi trattengono sempre allo stesso punto e specchi deformanti mi illudono di aver trovato qualcosa... Cammino, cammino e mi ritrovo impigliata nel mio stesso maledettissimo filo rosso -mannaggia Dedalo, poteva darmi un navigatore satelli

_Time_

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In una goccia si perde l'oggi ieri nel suo riflesso evanescente effimera chimera non puoi arrestarlo il tempo senza esistere permea i nostri giorni concreta illusione attraversa le vite ne scandisce il ritmo... eApianirò© (dicembre 2009 caserta) Immagine presa dal web