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Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

_In musica II_

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Inevitabilmente penso a questa fantomatica musa ispiratrice: Margherita... Concreta o semplicemente immaginata, Margherita vive in questa canzone. Tangibile è l'amore che la ispira, fuori dalla logica segue solo l'llusione della bellezza che esplode in un testo e in un'interpretazione che è un crescendo che piano si placa e, ogni volta, mi ci perdo. Dovrei smetterla di essere così sensibile, è controproducente in questo mondo. Mille volte, almeno, ho sognato di essere Margherita, ho creduto di essere Margherita ma... nessun "Cocciante" ha amato così perdutamente la mia anima (perchè qui c'è anima ovunque! e viene prima di qualsiasi altra cosa...) da ubriacarsi di essa fino a scriverne e cantarne. Allora ammiro e invidio Margherita, così eterea, colorata, vera, viva, dolce, così musicale... la immagino meraviogliosamente perfetta, una fata che poco ha a che fare con la nostra umanità di donne comuni, incorniciate in un clichè tutt'altro che etereo ma

_In musica_

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... "Da chimico un giorno avevo il potere di sposare gli elementi e di farli reagire, ma gli uomini mai mi riuscì di capire perché si combinassero attraverso l'amore. Affidando ad un gioco la gioia e il dolore.   ... ... Primavera non bussa lei entra sicura come il fumo lei penetra in ogni fessura ha le labbra di carne i capelli di grano che paura, che voglia che ti prenda per mano. Che paura, che voglia che ti porti lontano. Ma guardate l'idrogeno tacere nel mare guardate l'ossigeno al suo fianco dormire: soltanto una legge che io riesco a capire ha potuto sposarli senza farli scoppiare. Soltanto la legge che io riesco a capire. Fui chimico e, no, non mi volli sposare. Non sapevo con chi e chi avrei generato: Son morto in un esperimento sbagliato proprio come gli idioti che muoion d'amore. E qualcuno dirà che c'è un modo migliore." Fabrizio De Andrè                          

_Napoli, pensieri e amore... su un foglio insolito_

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Le luci della città riflesse sullo specchio di mare del porto, nei miei occhi lucidi, sui finestrini di quest'automobile come di tutte quelle che attraversano le strade di questa città. Napoli, nella sua attesa, come spesso si attendono giorni. Napoli bella, confusa come me, straziata dai suoi soliti guai, stesa accanto al vulcano e per questo in costante precarietà, come l'animo di chi c'è nato... Bella Napoli, come è bella questa sera tiepida di metà ottobre. In macchina parlano. Ascolto distratta, la mente altrove e dentro un vuoto pneumatico che implora soccorso. Dov'è la musica? Mi basterebbe quella! Per far zittire i miei pensieri devo soffocarli tra le note, musica ad alto volume ... stasera non ho voglia di compagnia, dover ancora ridere... riuscire ancora a mascherare il diluvio che ho dentro... socchiudo gli occhi, respiro forte, dò un'occhiata al cellulare... Rapisce la mia attenzione la parola "storia", non una qualsiasi, una storia

_ecco, appunto...._

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Stasera "imprimo" una frase non mia in questo spazio. Non è una frase particolarmente sofisticata dal punto di vista letterario nè filosofico, è una frase quasi banale, eppure... eppure, mi ha colpito leggerla scritta da una persona che non sia io... evidentemente, ci si arriva... e come se ci si arriva... " Non tutti gli amori finiscono per mancanza di sentimento, certi finiscono anche solo per sfinimento". Alma Gjini   immagine presa dal web  

_Illusione_

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Giocoliere di silenzi e rimbalzi gesti veloci, volteggiare di braccia e mani fu colore improvviso e magia salti acrobatici lanci e riprese fiati immobili nell'attimo di phatos occhi attenti nessun pensiero fu illusione di un attimo, poi il nero sfondo inghiottì l'immagine... © pina ianiro immagine presa dal web

_Primavera_

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il fruscio dei luoghi lontani già chiudo gli occhi sapendo che sbaglio, e mi chiudo in un sogno mi libero da armature d'essere che non m'appartengono libera sono perchè vera mai smetto di farmi leggere nulla da celare in boschi fitti, lì dove rami s'intrecciano tenebrosi nel mio giardino segreto c'è sempre il sole e radici rivolte al cielo cerco l'immenso con lo sguardo nudo dei bambini priva di vergogna pura come neve che si scioglie al tocco leggera mi poso sulle cose leggera mi poserei sulle persone se non trovassi rovi ad attendere il mio arrivo riuscirò a far sbocciare fiori senza neanche un bisbiglio silenziosa lungo le notti e i giorni primavera accartocciata e dimenticata dilagherà spargendo aria nuova tutto parlerà di me. ©pina ianiro immagine presa dal web