_300 posti profilo professionale Istruttore Polizia Municipale... cronaca di un ordinario giorno da precario_

Metti un normalissimo venerdì a Roma. 1 giugno, primo giorno d'estate vera. Caldo e afa e un popolo di precari che si incammina verso l' Eur. Tra questi precari ci sono anche io e oggi provo il concorso per 300 posti nel ruolo di Istruttore Polizia Municipale (detto in soldoni: vigile urbano).
Proprio ieri è terminato il mio rapporto di lavoro, dopo un contratto a termine di un anno.
Il fatto che per 300 posti siano state previste 16 sessioni d'esame (quiz) si commenta da solo...
Ore 11:00 arrivo al Piazzale dello Sport, il sole già picchia, vicino al cancello d'ingresso c'è già un gruppetto esiguo di poveracci come me che cercano riparo approfittando dell'ombra creata dal piccolo tetto sopra al cancello. Passa poco dal mio arrivo tra loro e cominciamo a parlare, solite cose che si possono dire mentre si aspetta di svolgere una prova preselettiva per un megaconcorso. Alla mia destra e alla mia sinistra ci sono due ragazze di Napoli trapiantate a Roma, di fronte ho un ragazzo che viene da Reggio Calabria, poco oltre ce ne sono altri due (una coppia) sempre di Reggio Calabria, ai miei piedi, seduta per terra e molto incazzata, una ragazza dai capelli lunghi neri, sicuramente del sud anche lei ma non capisco di dove comincia dicendo che tanto già si sa chi vince, che è tutto inutile, uno schifo, tutto uno schifo, poi, apre un libro e comincia a leggere senza guardare più in faccia nessuno. Noi continuiamo a parlare ma ridiamo, comunque, anche se la situazione è grottesca come lo può essere trovarsi alla nostra età -la maggior parte di noi supera i 35 anni- a tentare, più o meno disperatamente, un concorso che per numero di posti e numero di partecipanti equivale a vincere un terno al lotto, per non parlare dei quiz! 60 domande con 4 risposte tra cui scegliere quella esatta in 40 minuti!!!
Un ragazzo è di Caserta, lavora già come vigile urbano a Formia ma ha un contratto che scade ogni sei mesi e non ne può più, nonostante tutto anche lui fa autoironia sulla situazione di precarietà. Il calabrese chiede come si chiama il primo piatto tipico romano e che differenza c'è tra la carbonara e la matriciana, non ha ben capito che attorno ha solo 3 false romane, nonostante tutto gli rispondiamo e finiamo a parlare di pesce spada. E' che noi italiani la cucina la infiliamo a sorpresa in mezzo a tutto, persino tra i discorsi di precariato, crisi, situazione disastrosa italiana e pareri sullo svolgimento del concorso...!!
Il tempo tutto sommato è volato e finalmente aprono i cancelli.
Il Palalottomatica ci accoglie nel suo grembo gelido, nessun concerto oggi, solo disperazione celata dalla forza di combattere e vivere che ci rende comunque liberi di ridere e condividere il bastardo "malcomunemezzogaudio" o forse anche il "tirammacampà" ... Qualcuno, come me stamattina, si sarà legato a "lafortunaaiutagliaudaci"... morale della favola: "siamoinballoeballiamo"! Ci tocca e... hai visto mai!?
Il primo gruppetto di "compagni di sventura" lo perdo tra le registrazioni e gli spalti.
Mi ritrovo in mezzo a una coppia -non capisco bene se di fratelli, amici o marito e moglie...- Cominciano a chiamarsi e a farsi domande, con me in mezzo spaesatissima e un pò rotta dalla situazione goffa. Se mai avessi compreso che erano insieme e "siamesi" avrei provato a scegliere un'altra collocazione. Sento la ragazza alla sinistra della tipa che fa parte della coppia da me spezzata che parla con un ragazzo davanti a lei e capisco che hanno studiato. Anche il ragazzo davanti a me ha studiato e prova ad attaccare bottone, per vincere la noia e l'ansia dell'attesa, con la ragazza alla sua sinistra, ma lei è una sfinge e anche muta, l'avevo già notata... non un sorriso, non una parola... mhà...?
Nel frattempo, per mia fortuna, la ragazza alla mia destra mi chiede se, fingendo di prendere una cosa caduta a terra, potevamo scambiarci di posto -alè!!! non sa come mi fa felice!! non ce la facevo più a essere il centro di una coppia-. Aspettiamo che si distraggano quelli che ci hanno indicato i posti e ce li scambiamo.
La prova comincia, dopo le solite formalità burocratiche e di anonimato per la trasparenza del risultato finale... la busta per il nome col codice a barre da una parte, tutte sigillate ecc ecc., il questionario da controllare e il foglio delle risposte a parte dove apporre l'altro codice a barre ecc. ecc....
Comincia la prova -silenzio assoluto-. Trenta minuti volano in un attimo e quando il presidente della commissione informa che "mancano 10 minuti al termine della prova" il cervello si inceppa, leggo senza più capire nulla, ho perso tutta la concentrazione... non sono l'unica... avverto l'ansia e il panico...
L'esito si avrà entro un'ora e chi vuole può rimanere ad assistere alla lettura e valutazione automatica delle schede. Ho il pensiero dei bambini che escono da scuola alle 16:00 e considerando che ho parcheggiato, per sicurezza (temevo di non trovare posti nei pressi del palalottomatica) sulla Colombo e ho preso il 714, mi faccio un rapido calcolo: "finendo alle 15:00  ce la faccio, ho un'ora di tempo!". La curiosità è anche più forte della fame... Dei circa 700 che occupavano gli spalti ne rimangono un misero gruppetto di una quarantina o anche meno...
Alle tre termina il tutto, io ho risposto esattamente solo a un quarto delle domande, quindi sono fuori, non mi sorprende... non sono riuscita a prepararmi, e questo punteggio è già troppo. I due ragazzi preparati che avevo alla mia sinistra passano! L'altro non lo so perchè sono corsa alla fermata del 714 erano le 15:06 e l'autobus non c'era. Per sicurezza chiamo una mia amica, mamma di un amichetto di classe di Francesco e le chiedo la gentilezza, qualora dovessi tardare, di prenderli lei e trattenersi un pò lì dato che oggi prendo anche un altro amichetto di Francesco, dunque se tardassi, lei ne avrebbe ben 4!! Le spiego che è solo per scrupolo perchè dovrei farcela... aggancio... ma qui siamo a Roma, e gli autobus a volte si fanno aspettare... sudo freddo, nonostante il caldo, la mia meta mi sembra lontanissima... Alle 15:20 ecco comparire il 714, arriva nel piazzale e per fortuna riparte dopo due/tre minuti (ormai anche i secondi sono preziosi!). Afferro il cellulare e chiamo scuola, devo avvisare! La telefonata è come segue (cambio alcuni nomi e cognomi...):
"Buongiorno, sono la mamma di Francesco e Aurora X, volevo comunicarvi che sono bloccata con i mezzi e potrei arrivare in ritardo, ma non penso oltre le 16:20, solo che oggi devo prendere anche Giorgio Y. Per favore, se dovessi far tardi fateli aspettare nell'androne, Francesco già lo sa. Inoltre dovrebbe arrivare la mamma di Luca Z, Federica V, quindi li guarderebbe lei mentre arrivo. Va bene?"
Il bidello dall'altra parte della cornetta, poveraccio, risponde solo: "Si... va bene."
L'ansia mi è cominciata a scaturire da tutti i pori quando pochi secondi più tardi, mi arriva un messaggio... era la mia amica che mi informava che a prendere il figlio, e quindi i miei più l'amichetto del mio, ci sarebbe andato il suo ex marito.!!! Avete presente la bocca secca, l'occhio asciutto e la pupilla dilatata??? Non per qualcosa, ma perchè le donne hanno sempre quei cinque/sei occhi in più che servono già con un solo bambino, figuriamoci con 4 e con Aurora che è una peste indipendente!
All'altezza giusta della Colombo, una volta scesa dall'autobus è cominciata la corsa per la vita! Una corsa vera e propria per raggiungere la macchina, mi ci sono buttata dentro rischiando di fare la fine dell'arrosto: era un forno! Ma dovevo correre, correre... CORRERE! E così ho fatto. Sfrecciavo come Niki Lauda per le vie di Roma che mi separavano dalla scuola dove tre testoline mi aspettavano e io, non potevo tardare... 15:40 al semaforo di Grottaperfetta: "ce la faccio"... (!)
Alle 16:00 ero fuori scuola... lingua felpata, maglia appiccicata addosso e fiatone, nessun limite di velocità rispettato (ottimo per chi aspirava a fare il vigile urbano!!!) ma sono arrivata in tempissimo!!!
L'abbraccio con i bimbi mi ha rimesso al mondo come una sorsata d'acqua. E poi ci siamo fatti un sacco di risate sulla mia movimentata giornata da precaria aspirante vigile urbano fallita e multata (?) ops... speriamo proprio di no!!!!

pina ianiro ( that's all folks!!)
immagine presa dal web e molto molto somigliante a oggi



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