La distanza del fusto
si insomma ... te ne stai lì a rigirare frames della vita tra le dita, i capelli e i pensieri. - un piatto di spaghetti ai pomodorini. ordini, mentre il mondo bisbiglia un sottofondo talmente presente che sfuggi tu. non senti il chiasso dell'ora di punta, le suonerie dei cellulari, le chiacchiere ai tavolini accanto, i frushhh delle cerniere dei giacconi, nè il calpestio dei passi altrui, le auto fuori a pochi metri dalla sala oltre la piccola siepe ... scompare tutto. sei sospeso tra le righe di un qualcosa che si scrive senza inchiostro e senti che delicato preme pur non facendosi livido ma carezza, una traccia luminosa nel sottobosco muschioso che hai imparato a amare, forse per il profumo di terra e muschio, forse per "la distanza del fusto" quella misura che usi per ricordarti che tutto è connubio tra terra e cielo, materia e anima. - vedi? - dicevi - guarda i rami degli alberi spogli. sono come le radici ma si aggrappano al cielo, vivono spingendosi verso l'al...