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_Vizio di forma (27.2.2020)

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_A capire se (6.3.2020)_

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_Notti di cristallo (ancora)_ Scritto sul corpo

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Dimmi perchè hai tre forchette se non hai toccato cibo? Cosa vuoi che ti dica? Respiro a fatica. Non si direbbe. Tante cose non si direbbero. Invece, tante cose si dicono e altre si pensano e io, penso sempre troppo. certamente sbaglio. Sbaglio su tutto qui e ora, in questi strani tempi che non mi appartengono e ci provo a essere protagonista perchè mi annoia l'idea della comparsa ma poi ... Poi, la trovo per caso in un cantuccio, la mia immagine sgranocchiata dai topi, dimenticata. la sensibilità non ha immagine e il dolore non parla, allora ecco prevale tutto il contorno, perfino pirotecniche isterie, voli a perdere di una mente ribelle per natura e sangue compresso in vene che pompano troppa linfa da esplodere, mentre tutto invita a placare gli istinti, a dominare l'impeto, a quietarsi per quietare, a gestirsi per gestire a ...   E la mente é sempre troppo trafficata, piena di incroci e semafori. Sii te stessa! Quando mai sono riuscita ad essere alt...

_E’ vero Pullicinè? _

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Dal belvedere di San Martino Napoli è bella e innocua, sembra una cartolina con i colori sempre differenti   a seconda dell’ora, della stagione e del clima. Lontano il rumore del traffico. Lontane le strade e i vichi brulicanti di persone. Non arriva il profumo del caffè, nemmeno quello della pizza e delle sfogliatelle. Come il Vesuvio, da quassù si domina lo spazio e il tempo di una città mai ferma ma sempre uguale. Un’inquietante metamorfosi cristallizzata, una sorta di entropia in cui tutto sembra uguale, ma niente ritorna al suo posto. Chiedeva indietro secoli di vita e si perdeva nei disegni di Chiara che camminava ignara di tutto quello spazio che occupava la figura al suo fianco. Ignara di cosa ci fosse in quegli occhi profondi che venivano da altri viaggi e che arrivavano perenni a tuffarsi in quell’orizzonte, lo stesso che vedeva dalla finestra della biblioteca di San Marcellino, quando si rintanava nel silenzio di carta delle pagine e, finalmente, spettacolar...

_Macchia rosa_

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La luce rosa si rifrange ovunque, mi cattura l'intensità stesa come una piacevole macchia sul pavimento del salone, tanto da interrompere il flusso perpetuo delle faccende varie e soffermarmi nella meraviglia del momento. Il respiro si fa lento, i pensieri si sciolgono in frammenti poetici della stessa luce, delle medesime sfumature, avverto quel formicolio gradevole di una primavera promessa, dormiente ma pronta nel guscio dell'inverno. Ho lo sguardo affamato, non é la vista il mio forte eppure l'osservazione mi contraddistingue ed é un osservare strano, come uno scavare, tanto che a volte ho l'impressione di bucare, di arrivare troppo in là. Resta sempre il cielo, il soggetto più interessante, forse perché non finisce mai. Me lo chiedo ancora, come da bambina "finisce da qualche parte?" e ancora provo iperboliche spiegazioni non curante di qualsiasi prova scientifica. E la mente viaggia, e mi sento piccola, sempre più piccola, microscopica, pulv...

_Quanto ci mette la neve a cadere (booktrailer)_

Espressioni e Colori. Mostra virtuale

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