_Bubbles, bubbles, bubbles...._

Anna lasciò la sua vita in una impalpabile bolla di sapone. In un fiato, quello che soffiò per darle vita. Nel sorriso dolce che fecero i suoi occhi vedendola apparire. L'intero mondo si riflesse in quella sfera molle che aumentava lentamente di volume. I rami degli alberi denudati dall'inverno, le nuvole bianche, le macchine lungo la strada, le panchine del giardinetto deserto. Lo scivolo bagnato della pioggia del mattino, la fontanella che gettava acqua a vuoto... nessun bambino, nessun nonno, nessuna mamma, nessun papà... nessuna coppia mano nella mano, nessun pianto, nessuna risata, nè vociare, nè bisbigli... solo il lento cigolare delle maglie dell'altalena e in lontananza l'ovattato rumore di pneumatici sull'asfalto bagnato e motori accesi. Anna se ne stava seduta a cullarsi i pensieri: avanti e indietro... un movimento catartico il cui risultato era un suono quasi ipnotico. Non ricordava nemmeno più il motivo delle sue pene e perchè si fosse ritrovata lì sola con un tubetto di bolle di sapone tra le mani... o, semplicemente, non ci pensava più. Vuota e leggera come da bambina, quando la mamma la chiamava dal balcone che era ora di cena, quelle sere tiepide tra maggio e giugno che profumavano di alberi in fiore e di ciò che si cucinava oltre le finestre aperte sul cortile, sere in cui rimaneva sempre l'eco delle risate come sottofondo alla vita... La spensieratezza dell'infanzia e, beato chi ne ha goduto! Ricordi in cui immergersi nei momenti più bui, come in una vasca di acqua profumata e calda quando è inverno e fuori piove...

Anna annusò a fondo l'aria mentre la bolla, allontanandosi, si colorò di variopinte venature fino a dissolversi. Riprese fiato, tutto il malloppo di pensieri e li soffiò via. Attraversarono i cerchietti di plastica rossa riempiendo il velo di sapone liquido e trasformandolo in nuove eteree bolle.
"Quelli sono i miei pensieri" pensò... "Non hanno peso. Volano".
Con lo sguardo ne seguì i riflessi, i movimenti, le variazioni...
"Quelle sono le mie preoccupazioni" pensò... "Non esistono. Spariscono."

eApianirò

Immagine presa dal web

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