_giorni di caffè e... miele che non appiccica_
10/02/2010
sono giorni in cui striscio verso la macchinetta del caffè come verso un distributore di salvezza espresso...
come un naufrago disperato che, all'improvviso, vede apparire all'orizzonte una lingua di terra...
dopo notti in cui comincio mille sogni senza portarne a termine nessuno... notti sempre più simili alla realtà... giorni in cui mi sveglio più stanca di come vado a dormire, chiedendomi, infine, come faccia a restare in piedi e a riuscire a portare a termine i miei quotidiani impegni, obblighi...
giorni lunghi...notti corte...
lunghe notti... brevissimi giorni...
...
sono giorni in cui, per l'eccessiva stanchezza non riesco a evitare che la caffettiera mi sbuffi fuori il suo contenuto a spruzzi, a tratti... arrivato all'orlo, sputacchiato fuori, prima che io riesca a spegnere il fornello... quel magico liquido nero che mi sveglia, mi tiene su...
...passerà... come sempre, come tutto... senza lasciare, apparentemente, traccia... e, apparentemente dissolto, nascosto da stracci di giorni gettati addosso a stanchezza, fatica, difficoltà, smarrimento, incertezze... anche questo tempo, con tutti i suoi perchè e le sue difficoltà verrà superato come per incanto, smaltito alla svelta finchè tutto verrà ridimensionato e archiviato nel fascicolo "niente di che"...
è l'esserci già passata, in tempi diversi carica di compassionevole e illimitato amore, che mi rende scettica e distaccata; presente all'occorrenza, al bisogno, vigile, pronta, attenta ma apatica, fredda, lontana... come miele che non appiccica e non dolcifica, ma è piuttosto un anonimo liquido che può ricordare cosa fosse un tempo il miele, quando ci fu e venne scioccamente ritenuto superfluo ritenendolo scontato, oh... sciocca superficialità! sei costata cara! adesso è tardi... come quando attraversi la strada e ti accorgi che hai guardato solo dopo aver già traversato... non può andare sempre bene...
ed ecco il caffè... il suo profumo mi riporta a oggi... una "me" diversa ma pronta sempre ad affrontare ciò che arriva, a testa alta, con forza e coraggio e ora... autosufficiente a se stessa.
eApianirò©
(scritta giusto un anno fa... giorni pesantissimi, gettati in pasto al nulla opprimente di chi non vuole ascoltare, di chi si rifiuta di vedere, di chi evita di capire... passati, senza apparente conseguenza... nessuno ti legge l'anima....)
sono giorni in cui striscio verso la macchinetta del caffè come verso un distributore di salvezza espresso...
come un naufrago disperato che, all'improvviso, vede apparire all'orizzonte una lingua di terra...
dopo notti in cui comincio mille sogni senza portarne a termine nessuno... notti sempre più simili alla realtà... giorni in cui mi sveglio più stanca di come vado a dormire, chiedendomi, infine, come faccia a restare in piedi e a riuscire a portare a termine i miei quotidiani impegni, obblighi...
giorni lunghi...notti corte...
lunghe notti... brevissimi giorni...
...
sono giorni in cui, per l'eccessiva stanchezza non riesco a evitare che la caffettiera mi sbuffi fuori il suo contenuto a spruzzi, a tratti... arrivato all'orlo, sputacchiato fuori, prima che io riesca a spegnere il fornello... quel magico liquido nero che mi sveglia, mi tiene su...
...passerà... come sempre, come tutto... senza lasciare, apparentemente, traccia... e, apparentemente dissolto, nascosto da stracci di giorni gettati addosso a stanchezza, fatica, difficoltà, smarrimento, incertezze... anche questo tempo, con tutti i suoi perchè e le sue difficoltà verrà superato come per incanto, smaltito alla svelta finchè tutto verrà ridimensionato e archiviato nel fascicolo "niente di che"...
è l'esserci già passata, in tempi diversi carica di compassionevole e illimitato amore, che mi rende scettica e distaccata; presente all'occorrenza, al bisogno, vigile, pronta, attenta ma apatica, fredda, lontana... come miele che non appiccica e non dolcifica, ma è piuttosto un anonimo liquido che può ricordare cosa fosse un tempo il miele, quando ci fu e venne scioccamente ritenuto superfluo ritenendolo scontato, oh... sciocca superficialità! sei costata cara! adesso è tardi... come quando attraversi la strada e ti accorgi che hai guardato solo dopo aver già traversato... non può andare sempre bene...
ed ecco il caffè... il suo profumo mi riporta a oggi... una "me" diversa ma pronta sempre ad affrontare ciò che arriva, a testa alta, con forza e coraggio e ora... autosufficiente a se stessa.
eApianirò©
(scritta giusto un anno fa... giorni pesantissimi, gettati in pasto al nulla opprimente di chi non vuole ascoltare, di chi si rifiuta di vedere, di chi evita di capire... passati, senza apparente conseguenza... nessuno ti legge l'anima....)
Commenti
Posta un commento