Così stasera decido di lasciarvi dei versi tristi non scritti da me ma da un grande poeta russo: Anna Achmatova. Sì, era una donna. Si, ho scritto poeta. Era così che preferiva essere definita. Sono grandi le donne quando usano il cervello, quando ascoltano l'istinto, quando vivono a testa alta, con dignità e passione, quando lottanno e non si arrendono, quando non ascoltano le chiacchiere di quanti sono pronti a annientarle ma vanno avanti con forza e si rialzano più consapevoli dopo ogni caduta... Sono belle le donne vere, quelle che incantano al di là della bellezza. Effimero l'involucro senza contenuto. Bellissime le labbra che sanno narrare, gli occhi pieni di fame di sapere, le mani che lavorano la vita ricevuta, i piedi pronti a nuove strade da percorrere e muscoli tesi in sforzi senza posa come il cuore che pompa ininterrottamente amore anche quando ha ferito, anche quando ha deluso... forse allora, l'amore, sembra morire, in realtà si trasforma... d...
Finchè non sono stata donna tra fili spinati camminando lenta, mentre dentro correvo tempesta che passione tesse una donna in silenzio e’ dolce veleno nello sguardo lacrime su culle vuote mani strette attorno a croci voci è malattia sofferta, paura e preghiera fiato , respiro, strettoia è vita, novità e calore è figli che sono generazioni di pensieri originali svolte ghirigorando origami e merletti strade sterrate piedi scalzi e sudore stanchezza che diventa tempio inginocchiata sul mondo china sulla terra a seminare speranza perché una donna è guerra e pace fermento continuo in equilibrio, danzando casa e abbraccio profumato più di ogni altro dove è dare, donare e amare gialla atmosfera luminosa polvere iridescente e magica … mimosa. p. ianiro ( per le amiche ... 7.03.2016 )
Metti un normalissimo venerdì a Roma. 1 giugno, primo giorno d'estate vera. Caldo e afa e un popolo di precari che si incammina verso l' Eur. Tra questi precari ci sono anche io e oggi provo il concorso per 300 posti nel ruolo di Istruttore Polizia Municipale (detto in soldoni: vigile urbano). Proprio ieri è terminato il mio rapporto di lavoro, dopo un contratto a termine di un anno. Il fatto che per 300 posti siano state previste 16 sessioni d'esame (quiz) si commenta da solo... Ore 11:00 arrivo al Piazzale dello Sport, il sole già picchia, vicino al cancello d'ingresso c'è già un gruppetto esiguo di poveracci come me che cercano riparo approfittando dell'ombra creata dal piccolo tetto sopra al cancello. Passa poco dal mio arrivo tra loro e cominciamo a parlare, solite cose che si possono dire mentre si aspetta di svolgere una prova preselettiva per un megaconcorso. Alla mia destra e alla mia sinistra ci sono due ragazze di Napoli trapiantate a Roma, di ...
stupenda !!! :)
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