_Il sorriso di Piero_ (...to be continued?)

Indiscreta ma leggera si accese di luce quella notte come una giostra. Il mondo cominciò a girare nei suoi occhi lucidi di risate e vino. Lasciò che le si sciogliesse la lunga treccia e anche i suoi capelli iniziarono a ballare. Le note, le luci, gli occhi di Piero, la gente intorno, l'odore di un giorno che finendo sta per cominciare... Più voglia di niente... svuotarsi, sentirsi leggeri, diventare musica, suono, rumore... confondersi tra le luci, lasciarsi andare... perdersi in una magica notte di festa e scordare, scordare ieri... qualsiasi ieri! Così si sentì Giulia: come un alito di vento, la brezza del mare, un sospiro... nient'altro che un sospiro... adesso! Senza un poi, senza domande, senza domani. Giulia era il suo ballare privo di peso o significato. Piero la vide chiudere gli occhi e impossessarsi di attimi non diluiti ... colori accesi, puri, veri... Avrebbe desiderato esserci, condividere quel posto così speciale che le stava restituendo ossigeno e vitalità. Avrebbe voluto essere anch'egli linfa e scorrerle dentro insieme alla musica, per provare l'ebrezza di averle fatto un dono speciale. Piero l'amava in silenzio perchè è così che si ama un sogno, e lui di sogni ne faceva tanti: asciugarle le lacrime mai piante dei dolori che le leggeva nello sguardo, accarezzarle le mani delicate e forti, sfiorarle le labbra con un dito per sentire la consistenza delle sue parole ... 
Vederla così quella sera, gli diede la speranza che Giulia fosse felice , questo bastò perchè lo fosse anche lui.
Inesprimibile l'amore che sospira al cielo senza bisogno d'altro se non di sapere l'amato felice. 
Così brillò più forte una stella quella sera: il sorriso di Piero.

...to be continued...
eApianirò 2011©


Commenti

Post popolari in questo blog

_Ultimo brindisi (poesia di: Anna Achmatova, 1934)_

_Mimosa (finchè non sono stata donna)_

_300 posti profilo professionale Istruttore Polizia Municipale... cronaca di un ordinario giorno da precario_