PENSIERO_METRO UNDERGROUND_

lamiere
binari
ferraglia
graffiti
vetri imbrattati
fitto calpestio
scarpe salgono
scendono
scale
gallerie
direzioni
facce
espressioni
sentimenti di cartone
immagini del sè
e l'altro
nella massa
tutti
nessuno
pluralità
singolarità
scontrarsi
sfiorarsi
guardarsi
lasciarsi
perdersi
a volte ritrovarsi
stessa ora
stessa metro
nessun saluto
tempo da trascorrere
mani attaccate a stecche metalliche
cuffiette
pagine di quotidiani
libri aperti
sguardi persi
rom
piccoli rom
elemosina
musica metropolitana
raggi di sole rubati al sottosuolo...
vagoni
vagoni
vagoni
come un enorme verme
a scavare tunnel
nel sottosuolo
frenate assordanti
odori mescolati a odori
esistenze
viaggi
arrivi
partenze
calpestio continuo
di corsa
distratti
timorosi
piedi sconosciuti
solcano pavimenti
scale
sporche di sogni
scrostate pareti
rattoppate da pubblicità
polvere
cicche
scartoffie
passa di corsa
la metro
sollevando un fazzoletto di carta
ali di farfalla
in uno scenario
grigio
quaggiù non c'è verde
nè azzurro
non c'è neanche aria
non ci sono dei
angeli
orizzonti spezzati
frammenti
monete perse
monete rubate
telefoni che non prendono
impegni
scadenze
gente
quotidiana follia
officine del nulla
palpiti di cuori
età
vene
vite...
sottosuolo
di rumori
muti più dei silenzi
underground
come confine
prima
dopo
in che luogo...
luoghi,
fermate
dove sostare
scendere
scappare
tornare
restare
andare...
andare...
andare...

eApianirò © 15.02.2010 (dopo questa poesia sono stata definita "poetessa punk")
immagine presa dal web

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