_Domino_

Abbiamo creato la luce. Quel tutto che sfugge a ciò che non è. 
Il darci coraggio, provare, sbagliare finché non si procede. 
E si distribuisce il pensiero nelle notti che attraversano le ere. Rimaniamo attoniti: preistorici uomini delle case di cemento, l'orologio al polso, la schiena eretta, destinazioni guidate da navigatori esistenziali, cervelli scortati da cavalli nati da incantesimi (poca autonomia al rintocco della mezzanotte).
L'asfalto di strade, reticolati di imprevisti pronti a strappare sorrisi e lacrime a giorni spalmati in dimensioni di ossimori, fluida vischiosità. Il bavoso incedere della lumaca, iridescente, inconsapevole tragitto in equilibrio sul fieri, ciò che sta per accadere. Il filo impalpabile di una ragnatela sospesa e l'uomo che mi osserva dalla finestra aperta su questa notte che aumenta i giorni disponendoli in fila indiana. Domino. Il gioco dei se. Immagino la sua vita, la storia che gli è alle spalle a partire dalla stanza che lo ospita, ora. Anche l'uomo fa lo stesso con la mia presenza, la inventa, la narra trae il suo personale motivo al mio essere. Estranei. Arriva prima il pensiero della realtà. La spinta dell'immaginazione, l'"agire" privo di corpo del pensiero.
Abbiamo creato la luce. Tutto è iniziato dal pensiero....

eApianirò



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