_Come non esserci mai incontrati_

dove osa il silenzio
la tua assenza ladra
inghiotte tutti i miei sogni
non riesco più a sentirti
negli attimi
nel respiro
lì dove percepivo la tua presenza
ora c'è vuoto
incolmabile spazio
inutile ampiezza
pur spalancando le braccia
resto immobile
non volo
la profondità dell'assenza
nel mio sguardo lontano...
tutte le volte che fuggimmo a noi
a ciò che richiede sempre un tempo condizionale
le mie ipotesi sognanti
conferme
smentite
qualcosa c'era
non sbaglio mai
percepisco l'elettricità
ma declinare la vita al condizionale
è come seminare sabbia
non nascerà mai nulla
possono esserci prati come l'eden
rimarranno irrealtà
carezzabili spunti poetici
momentanei amplessi di colore
niente di più
tutto l'orgoglio accantonato
dimenticarne il senso
in ogni tuo furtivo ritorno
tuffata nei tuoi occhi come goccia
sentirsi così bene
senza alcun motivo
e sperare la dilatazione permanente del tempo
fermare quegli istanti
in una clessidra
cristalli troppo grossi per transitare
fermi
come noi
ora
fermi dove eravamo rimasti
ancora più indietro
continuiamo la vita
chi sono io per te?
presto solo la scia di un sospetto
relegata in questo dimenticatoio forzato
come cosa di poco valore
se ti soffermi premo
anche senza esserci ci sono
cancellami se credi
ma sappi
se mi perderai una seconda volta
sarà come non esserci mai incontrati...

Pina Inairo (inedita aprile 2010-tutti i diritti riservati all'autrice)

ph: Massimiliano Marchese (Parigi: Louvre 2011) tutti i diritti riservati all'autore.

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