_Ce la faremo! ... (e la Fornero piange)_

Un prato verde dove potermi stendere, finalmente! Ne avevo davvero bisogno, non ce la faccio più a far parte dell'asfalto, del grigio, del ruvido. Già la vita sta andando come sta andando: semplice spreco d'energia senza alcun risultato. Inutile illudersi che sia io a vedere nero, oggettivamente compio passi fallimentari e, laddove non provveda io personalmente, ci pensa la crisi... Crisi, crisi, crisi... ovunque, continuano a bastonarci e infliggerci ulteriori pene e condanne perchè per anni i nostri soldi chissà a cosa sono serviti (ad andarci a puttane!), perchè per anni i soliti furbi hanno creato crepe nel bilancio e perchè, in fondo, nulla pare cambiare ma tutto continua a precipitare questo paese in putride acque.
I sorrisi si spengono davanti all'ennesima tassa da pagare, allo stipendio decurtato di una "piccola percentuale". Il sorriso non esiste ma il volto è una smorfia di dolore e rabbia dopo aver alleggerito il portafoglio di 50 euro per un pieno, i sorrisi si fingono quando i nostri figli ci chiedono se li portiamo al cinema e noi calcoliamo che con il corrispettivo dei biglietti potremmo comprare loro un paio di scarpe, quasi. Il sorriso diventa pianto quando la società, per la quale lavori, deve ridimensionare il personale a causa della crisi e non ti rinnova il contratto e sai che questo è solo uno dei guai che si somma agli altri e li rende ancora più pesanti, insostenibili...
Siamo tutti nella stessa barca. Tutti noi cittadini onesti, classe media votata, volente o nolente, al sacrificio perenne in nome di ciò che fu patria ma che oggi è quasi qualcosa da odiare perchè ci sta smembrando le più banali ipotesi sul futuro. Per sopravvivere, il futuro deve diventare tabù... mai soffermarcisi, significherebbe rischiare un attacco di panico ... La gente ha paura, non vede soluzione, è una crisi che si autoalimenta: pochi soldi, pochi acquisti, pochi soldi, pochi acquisti... l'economia fa tilt! le aziende barcollano, i singoli trattengono il respiro.
Anche io sono inzuppata in questo marasma che come una sabbia mobile mi risucchia non lasciandomi scampo.
Mi accorgo che sto camminando su un terreno minato di una vita priva di futuro, dolorosa sensazione visto che ho due bambini ai quali devo garantire non solo un futuro ma quanto più possibile sereno...
Mi dico che la serenità deve partire innanzitutto da me, che sono la mamma, per poterla trasmettere a loro. Dirmelo, però non è sufficiente a metterlo in pratica quando non riesco a vedere soluzioni, rischio solo di sentirmi ancora più demoralizzata...
Per fortuna oggi c'è il sole e un prato dove sdraiarmi e con me c'è Aurora che ride felice ... stesa sul prato annuso il profumo di erba e terra, sono nel sole che mi abbraccia, guardo le chiome degli alberi dal basso e Aurora che è più grande di me e ride felice nel sole; per lei il futuro è adesso: la mamma sul prato, gli scherzi da farle, le briciole di pane agli uccellini, il gatto da accarezzare... svuoto la testa e riempio il cuore di tutto l'amore che viene dalla terra, dal cielo, dagli occhioni profondi e lucenti della mia piccolina... mentre sorrido sento una lacrima abbandonare i miei occhi... cade giù nella terra, ho seminato sentimenti, paure e speranze ... Aurora mi si tuffa addosso, l'abbraccio forte ... ce la faremo.

pina ianiro

immagine presa dal web


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