_Siate innanzitutto e siate vivi ... qualunque cosa accada__
Lascio al tempo la mia idea originaria: non ho ali ma sono certa che un
abbozzo c'è, in corrispondenza delle spalle, ne vedo l'ombra allo specchio e,
poi, il volo c'è sempre ... è perenne.
Sono i sogni e nessuno li strappa e,
a nessuno bisogna chiedere il permesso di essere felici e la felicità è
dentro di noi, non la puoi trovare fuori, non te la possono dare gli altri,
tanto meno le cose, cercarla altrove è il primo passo per non essere felici,
mai.
Intanto arriva il temporale. Il vento ad annunciarlo, sposta, spazza,
sbatte, trascina, sibila e ulula, scuote tutto anche il cielo che, rapido,
diventa nuvolo, in un attimo scompare...
Mangio un pezzo di pane e guardo fuori... sono pesanti i miei pensieri, ho
avuto giorni di pioggia perenne e legni ruvidi strusciati sull'anima senza
alcuna delicatezza. Ho chiuso gli occhi al mondo per non morire... per non
morire ho ascoltato i silenzi dentro di me, sono andata avanti... ho ascoltato
il mio dolore che sibilava, non voleva uscire era inginocchiato in un
cantuccio, mi chiedeva di lasciarlo in pace. Sono andata avanti... ho ascoltato
il mio dolore urlare straziante, piangere, spingersi all'estremo sconforto
mentre confessava di non farcela, che non si può vivere così... mi sono sentita
inghiottire dal panico, ho avuto la sensazione terribile di fluttuare al
confine del dramma, avevo ogni tipo di lacrima pronta a fare tempesta di me, a
spazzare via qualsiasi sorriso, pensiero lieve e speranza. Mi sono morsa le
labbra, ho pianto e con dolore inconfessabile, ostinatamente, sono andata
avanti... Ho ascoltato il mio dolore senza alcun velo, era lì, sincero e
immenso, terribilmente vero, pronto a inghiottirmi, impossibile da condividere
con alcuno, io per prima evitavo di ascoltarlo.... Per non morire sono morta
assieme al mio dolore... eravamo entrambi lì, in ginocchio, stremati, ansimanti, senza più domande, senza alcuna risposta, senza soluzione... solo la
consapevolezza di dover andare ancora avanti... ho riaperto gli occhi,
ho sorriso alla vita, il dolore è diventato spinta all'andare, a sognare, a
dare, a migliorare...
Così in questi giorni, dopo le turbolenze della sofferenza, abbracciavo
tutta la mia energia e mi lasciavo andare all'arte... così mi sono attivata e messa alla ricerca di un nuovo lavoro, così ho immaginato e
attuato novità in casa, così non sono rimasta a leccare in solitario le mie
ferite e ho lasciato che le mie amiche mi coccolassero con la loro presenza,
così non sono solo sopravvissuta ma ho anche vissuto in queste tre
settimane ...
Per i miei bambini sarò sempre viva e felice, perchè è dentro
che c'è la felicità, anche insieme al dolore c'è ed è luce, ed è pace ed è
l'unica cosa che so di poter donare ai miei cuccioli per sempre, non c'è
altro... tutto è effimero, tranne l'anima e i suoi sentimenti eterni.
E' stata dura... troppo, troppo, troppo.
pina ianiro (...siate innanzitutto e siate vivi ... qialsiasi cosa accada)
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