_Ti racconto..._
Di cosa ti potrei narrare? Di
quando questa casa si trasforma in silenzio e le sue mura in ricordi, di quanto
stringa fino a far male qualcosa in mezzo al torace … Potrei parlarti della caparbia
forza che ci vuole per tirare avanti e ricominciare a stabilire un asse di
equilibrio … Te ne parlo a volte, muta … triste il mio sguardo, lascia trasparire
preoccupazioni e dolori, che poi spariscono dietro un sorriso fiducioso non al “domani”
ma all’ “oggi” che mi rapisce come un cavaliere mascherato chiedendomi di
fidarmi.
Allora ti parlo dei miracoli,
quelli sui quali non ci soffermiamo e ce ne sono tanti. Pensa ai bambini, a
quando inizia la loro nuova vita, e ogni giorno è un progresso … il loro primo
gorgheggiare, la prima parolina, i primi passi … è tutta una sorpresa e nulla è
scontato, sono veri miracoli che hanno bisogno di tutta la nostra meraviglia …
Allora ecco cosa ti racconto
stasera: siamo fortunati, perché ancora carichi di meraviglia. Siamo fortunati perché
non ci vergogniamo delle emozioni. Amiamo prima di tutto e da lì non può che
nascere speranza … Problemi li abbiamo tutti, e tutti abbiamo anche i miracoli
quotidiani che riempiono ogni cellula di leggerezza e trasformano pensieri cupi
in arcobaleni che diventano ponti di magia, spalancano finestre di serenità
come aria pura sempre pronta a ossigenare, basta avere voglia di raccogliere le
gioie, trascurare un po’ le corse che ci offuscano lo sguardo …
E, ora, ti racconto di ieri. “Aurora” ho detto a un tratto, poco prima
di uscire a fare la spesa, “visto che
ormai vai in prima e sai scrivere…” (in realtà in prima ci va da pochissimi
giorni e non è vero che sa scrivere, conosce solo le letterine dell’alfabeto
che le ho insegnato) … “mamma ti detta la
lista della spesa e tu la scrivi.”
“Mamma, che cosa significa “detta”?” mi chiede coi suoi occhioni
furbi e neri, “significa che io ti dico
cosa devi scrivere e tu provi a scrivere da sola” …
Ha preso l’agenda, l’ha aperta,
ha preso una penna … “allora?” mi ha
chiesto. Io ero nell’altra stanza e ho cominciato a dettare:
“Pastina”
“Lavastoviglie” (detersivo lavastoviglie ma mi sentivo già cattiva chiedendo
di interpretare il suono in scrittura di una parola così difficile…)
“Zucchero” (e anche qua… ho pensato: “se non mi manda a quel paese
ora, non mi ci manderà mai più!”)
“Nutella”
“Patatine”
“Tortina” (è una lista per la festa a scuola di Francesco che
festeggia il nono compleanno!)
E’ arrivata la mia piccola fatina
e io non sono stata più la stessa … la meraviglia mi ha sollevato … Ha scritto!
Ha ragionato, ha interpretato … i bambini sono tesori da scoprire …
Di seguito la foto della lista
scritta dalle piccole manine della mia bimba … nessun aiuto, solo la sua logica
e l’aggiunta della “l” a nutella fatta da lei quando ho riletto ogni singola
parola lodandola, secondo me è stata SORPRENDENTE! Come lo sono tutti i bambini
se ci tuffiamo nelle loro conquiste!
p.i.
by Aurora dopo 3 giorni di scuola! |
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