_In cerca di titolo_

Sono spenti i pensieri, come i lampioni, in questa strada buia, ai confini con ciò che brucia senza apparire, in solitario silenzio, antagonista di tutto quanto è. 
Ed è il silenzio amico dispotico, Narciso egoista, agguanta parole nella mente, avviluppa sogni verso vorticosi incubi, tormenta, distrugge, depaupera... 
So che ci sono fiori, lungo questo viale. Allungo cauta una mano solo per averne conferma, tasto nel buio: il buio ... non ci sono. Ho sognato, o è questo il sogno. Non ho punti di domanda da porre in fondo alle frasi. Le domande hanno la capacità di prendere vita. 
Prendo coraggio, allungo il braccio di più e, di più, tendo la mano ... spalanco le dita, disegno arabeschi nell'aria in cerca dei fiori, come farebbe chi non ha avuto il dono della vista ... niente. Non sento neppure il loro profumo e non so perchè li sto cercando. Sono diventata cieca. Ecco tutto questo buio che mi avvolge questa sera, ecco il silenzio. Non so dove sto andando, evidentemente sono lontana dal viale. Li ho sognati quei colori ora cancellati. Li ho solo immaginati, sono quello che resta dei pezzetti di carta colorata che tagliuzzavo da bambina per ricamarci la vita. Proprio quella: la vita, la mia migliore amica, quella che mi portava a spasso in spazi d'infinito esprimere, gioia senza confini per ciò che sentivo: Amore. Me ne sono nutrita a profusione, senza remore, ingorda, fortunata bambina... L'ho cercato, rabdomante, poi... fuori dall'abbraccio di una famiglia unita, all'interno del futuro che costruivo, ho ritrovato coriandoli colorati dove aggrapparmi a tratti. Saltellando e zoppicando fino a un baratro senza possibilità di salvezza ... è lì che è morto, suicida, l'amore, lasciandomi disperata vedova di sogni infranti, scalciati con amara disinvoltura. C'era un'eco strano quel giorno, mentre piangevo disperata a tratti gridavo: "Amore!" e ritornava indietro un "Cresci!", e se ancora chiamavo "Amore!", la mia voce tornava indietro dicendo "Svegliati!" ... 
Era ora di tornare, Amore era morto. I pezzettini di carta sollevati dal vento e spostati lontano ... 


pina ianiro (metà maggio, metà tutto)

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