_Un assurdo rallenty_



I gerani nel vaso immobili al sole di novembre. Il brodo che borbotta. La pentola d'acciaio che riflette una cucina dai contorni modificati e curvi. L'unico sportello a vetri della cucina aperto ...
"fondente 70 con granella di caffè" urla il cartoncino,  aperto sul tavolo e vuoto, malizioso nella sua veste lucida nera e marrone, perfetta, irresistibile confezione, inutile vestito. in sottoveste di dorata stagnola, sexy ... Così è apparso una volta liberato dal vestito scuro, elegante e rigido il desiderato cioccolato.
Ed eccolo: l'ultimo pezzo ... nero, suadente, irriverente ... tra riccioli di luccicante stagnola, ammicca, invoglia, stuzzica ... è mio!
Cade! - sospensione eterna -
Cade: dalle mie dita attente, dalla mia bocca pronta ad accoglierne scioglievolezza e aromi, dal mio sguardo godurioso ora incredulo, esterefatto, scosso.
 Sul pavimento bianco e freddo, contrasta e stride. oscena, barbara visione di un sogno infranto ...
Disperato momento di privazione. Metamorfosi inversa di una donna che torna bambina.



(p. ianiro "assurde verità"© 2015) 



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