_Notti di cristallo (17)_ Dall'altra parte di ora

La parete di glicine si arrampica fin dentro queste membra stese su un letto immaginario ora che nulla tace e la testa pulsa, pulsa incessantemente. 
Sta arrivando l’estate, sta arrivando l’estate, sta arrivando l’estate … 
Prevale un mantra, inquietante scacciapensieri, a sovrastare ogni cosa. Contenere il pensiero, come contenere il mare in una biglia, me la giro tra le dita questa sfericità che può risucchiare in tanti posti esattamente dall’altra parte di ora. Sono stanca, non mi piace sentire il peso di ogni passo, inciampare in ogni sasso. 
Ho peccato Padre, sono triste, guardo indietro, non riesco a vedere avanti, sono bloccata in un oggi privo di orizzonti e ho paura, paura per i miei figli! Dispenso sorrisi ancora, sorrisi vuoti, non so mentire. 
Chino il capo ai sogni, ho girato troppe carte a vuoto. Mi prende l’aria e ancora il vento, unico compagno ribelle di ogni viaggio. 
Il viaggio … comincia e finisce nella mente quando non si hanno altre possibilità di partenza. La valigia è mezza piena o mezza vuota? E, dimmi “faber est suae quisque fortunae”? E ancora … quanti passi devo fare per arrivare al tuo castello con la fede e con l'anello, con la punta del coltello? Giro giro tondo, tu mi inghiotti mondo e io non ti capisco, giro giro tondo quanto è bello il mondo? Giro giro tondo casca il mondo, casca la terra … sono giù a terra.
Intanto l’estate arriva, bellissima con i suoi colori, l’irriverente luce che entra ovunque e profumi di altri luoghi, di altri ora. Arriva insieme alle voci dei bambini che riempiono i parchi, i cortili e mi sento tremare la vita che mi agguanta ogni sentimento con il solito incessante urlo mi spinge avanti nonostante i lunghi momenti in cui, come Atlante, mi sento il peso del mondo sulle spalle. Impronte profonde. Non ce la faccio … Adesso chiudo gli occhi e conto fino a tre e quando li riapro sarò dall’altra parte di ora.
A me bastava una riva, poter correre, bagnarmi, odorare di sale. A me bastava ritrovare gli amici. A me bastava chiudere gli occhi per volare dall’altra parte di ora.


pina ianiro



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