Aggiungi un posto a tavola

 

I dettagli in questa fotografia sono così spiccati e i colori talmente definiti che sembra di esserci; stiamo passeggiando in un parco nei pressi di Fiano Romano con Barbara Olivari autrice dello scatto odierno.

L’aria è tersa, il vento l’ha ripulita spingendo le nuvole verso l’orizzonte. L’azzurro del cielo è perfetto come nei disegni dei bambini dove non manca mai un ciuffetto bianco di nuvola impalpabile d’ovatta. Al suolo, verde di prato, spicca la ghiaia; ci si potrebbe mettere a contarli uno a uno quei sassolini … Svettano a tutta altezza tre fusti d’albero dai rami ancora spogli e sulla destra della foto, una loro eco in lontananza.

Sembra tutto perfetto per passare qualche ora all’aria aperta, godendo della natura, eppure qualcosa stona e lo fa in maniera esplicita.

C’è un tavolo con le panche circondato da un nastro bianco e rosso della Polizia Locale che delimita l’aria riservata al picnic. Il nastro segnaletico parla una lingua che ci è entrata in circolo da un anno, definisce un limite, stabilisce un divieto “non si può utilizzare”, dice senza parole.

Il confine tra la vita normale e la vita attuale è segnato da un nastro svolazzante leggero e docile che invece ora, per una difesa inconscia, impedisce perfino di ricordare quei tempi spensierati e liberi. E’ così che si protegge la mente, omettendo, rimuovendo come si dice in gergo psicanalitico. La mente ha dolore a rivivere quelle scene ormai da troppo rimaste narrate al passato in cui ci saremmo accomodati intorno al tavolo insieme a qualcuno a riposarci un po’, a giocare a carte, a consumare una merenda o un picnic, tra chiacchiere e risate, in due o in tante persone.

Più si era più sembrava una festa, e la panca poggiata a testa in giù ne resta traccia. Una testimonianza di quando si poteva stare insieme in tanti senza badare al distanziamento, anzi godendo dell’aggiungere un posto a tavola che faceva tanto allegria. Adesso quel posto in più è inutile e capovolto e tutto attende che finisca il lieve sibilo di quel nastro scosso dal vento che ci confina in questo tempo sospeso.

Pina Ianiro ©

 

La Foto del Giorno, rubrica di Alessandro Lisci su Romaoggi.eu del 24.3.21

 Fiano Romano ©BARBARA OLIVARI

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