Fuorimondo
Chi sa fare street photography regala una finestra sul mondo da cui affacciarsi e riflettere.
Un momento del tutto spontaneo, colto per strada e rubato al quotidiano, immortalato in uno scatto che resti come una traccia che narri, senza parlare alcuna lingua, una storia priva di quartiere, confine, nazione, una storia libera da bandiere, credo religiosi, colori …
E questa immagine di colori non ne ha, eppure non riesce a comunicare l’assenza del colore.
Usa uno spettacolare bianco e nero Davide Gualtieri che stuzzica l’immaginario a vederli, i colori, oltre la realtà.
Rompe gli schemi con un’inquadratura diagonale che conferisce ulteriore carattere ed espressività a questa immagine, confondendone le proporzioni.
Anche la luce gioca un ruolo fondamentale, non è eccessiva ma evidenzia dei dettagli che sono le pause su cui sostare, quelle virgole di un narrare privo di frasi.
Ed eccolo il protagonista indiscusso di questa foto, un uomo in primo piano. Una figura che impreziosisce non solo la foto ma lo stesso colonnato inconfondibile di San Pietro che infatti, sfoca dietro la vitalità dell’uomo.
Un cellulare, le cuffiette e canta. Pare di sentirlo. Volto, sguardo e mano, verso il cielo, una forma di gratitudine festante e gioiosa, un inno alla vita, coinvolgente, senza fronzoli, senza preghiere ripetute a pappardella, volti prostrati, afflitti, seri …
E’ trascinante e vero. Che stia ascoltando rock, blues, funky, pop, reggae, o la voce del papa, i canti gregoriani di una messa … non importa, in lui c’è più di una scintilla, di ciò che può mostrare la presenza di qualcosa che va oltre la casualità del nascere e morire fine a se stessa.
In quel rosario che danza al suo collo, la risposta a chi confonde la religiosità con la fede. Quest’uomo sente la propria anima danzare per ciò che ha, qualunque cosa sia e manifesta questo suo sentire perché è vero e come ogni cosa vera è incontenibile.
“Fuorimondo n.13/1” è il titolo di questo scatto di Davide Gualtieri, un canto di speranza per un’umanità che riesca a uscire da retaggi di ipocrisia, staticità mentale, indifferenza, bigottismo … perché si riesca a guardare il prossimo vedendo ciò che di meglio ha da insegnare, ciò che di oltre ha da raccontare.
E se così non è, allora sono “fuorimondo” anche io!
© Pina Ianiro
La Foto del Giorno, rubrica di Alessandro Lisci su Romaoggi.eu del 7.9.21
Piazza di San Pietro © Davide Gualtieri
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