La passeggiata. Regina Ciclarum

La quiete, il silenzio e l’andare … Passeggiare in compagnia di se stessi, del proprio passo e del proprio respiro su una strada come la Regina Ciclarum1, immersa nella vegetazione che costeggia il fiume e promette come meta il mare, fa parte di quei piaceri di cui il romano può godere gratis ma che spesso dimentica. Eppure cosa c’è di meglio per ritrovare sintonia con noi stessi e il mondo?

Chi ama camminare in generale e nella natura in modo particolare, sa che c’è un momento in cui è come se non si avvertisse più il passo, il peso del corpo e il ragionare. Quel pensare rigido e grigiastro che costringe il viso in espressioni tirate, a un tratto sparisce; il pensiero fino a poco prima costretto nei soliti canoni, quel ragionare fatto di domande e tentativi di soluzioni e risposte, classico bagaglio pesante che ci portiamo in dote dai problemi del quotidiano, a un certo punto si perde senza nemmeno che ce ne accorgiamo, tutto diventa un fluire circolare, naturale e leggero. Le tensioni si allentano e il viso ritrova un aspetto sereno. Non si fermano i pensieri, anzi … ma tutto diventa armonia. E’ il movimento, unito all’ossigenazione del corpo e alla bellezza vera delle immagini che il cervello cattura che stimolano le endorfine e rasserenano, spiegano gli scienziati. E’ vero ma è anche vero che siamo fatti di materia e spirito e una parte di noi è inspiegabile e la poesia è proprio lì, nell’inspiegabile.

Lasciamo al mistero della bellezza poetica il modo di esprimersi e parlarci con parole nuove, come fa Barbara Raselli autrice di questo scatto nel quale trovo straordinariamente espressivo il gioco di ombre della staccionata di destra che si proietta a terra e ricorda un nastro cinematografico srotolato. L’andare della sagoma, nonostante sia in prossimità dello sfondo, emerge e richiama l’attenzione rispetto al resto, cammina al centro della “pellicola”, ne è protagonista, e fa pensare che ne ha percorsa già tanta. Il fatto che sia solo non ispira senso di angoscia ma richiama in chi osserva il naturale bisogno del ritrovarsi ogni tanto soli con noi stessi.

Il raffinato dialogo aperto da Barbara Raselli con questa bella immagine passa a noi come metafora del viaggio della vita.

C’è un altro messaggio: nessun luogo sa regalare pace come l’intimità con se stessi quando la coscienza è limpida.

Allora andiamo, qualunque sia il viaggio, troviamo la nostra pace interiore, il centro che ci collega in armonia con il cosmo e viviamocela sta vita con coraggio e pienezza! Protagonisti senza sceneggiatura del nostro straordinario film.

Pina Ianiro ©

 

 

La Foto del Giorno, rubrica di Alessandro Lisci su Romaoggi.eu del 26.3.21

 Pista ciclabile Fiumicino-Roma © Barbara Raselli

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