L’inseguimento….
Spicca la nitidezza dello sfondo rispetto alle due figure in motion blur, nello scatto di Claudio Polvanesi che grazie a questo espediente fotografico riesce a dare la sensazione di fuga e movimento ai due ciclisti, soprattutto al secondo che, ancora meno nitido, sembra impegnato nell’inseguire il primo per portarsi in vantaggio.
La ciclabile adiacente al Tevere, tra Ponte Sant’Angelo e Ponte Umberto Primo, è contornata dai sampietrini qui in primo piano per creare un’adeguata profondità e tridimensionalità di scena.
La composizione è studiata con dovizia di dettagli, seppure lo scatto potrebbe sembrare casuale, non sfugge la dedizione di una mano e di un occhio esperti. Claudio Polvanesi gioca molto bene anche con la luce presente sullo sfondo per amplificare l’effetto 3D.
Riuscire a conferire movimento a uno scatto per natura fermo richiede studio e pratica; riuscire a rimanere in condizione statica, costretti come siamo da un anno (fatti salvi pochi mesi), richiede più che pazienza un vero e proprio allenamento costante alla resilienza.
Quanta voglia repressa di libertà, di lanciarsi all’inseguimento della vita vera vissuta anche fisicamente e a contatto, senza il terrore costante di ammalarsi! Quanta voglia di correre controvento, di lanciarsi in un inseguimento sfidandosi con un amico fino a perdere il fiato, ridendo di una felicità che ci fa tornare bambini e ci libera da mesi di stanchezza interiore per restituirci alla naturalità del nostro essere umani.
Pina Ianiro ©
La Foto del Giorno, rubrica di Alessandro Lisci su Romaoggi.eu del 21.3.21
L'inseguimento © Claudio Polvanesi
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