Paradossi alla romana
A Roma è così: si inizia passeggiando e si finisce curiosando.
E’ invitante perdersi nei quartieri, tra le strade, osservare mura, palazzi, architetture, notare il contrasto continuo tra antico e moderno, palazzi e verde …
Pierpaolo Rossi, passeggiando al Celio, arriva in via di Santo Stefano Rotondo e, proprio accanto all’ingresso dell’Ospedale Britannico, viene attirato da queste mura tra le quali si arrampica una stretta scalinata che porta a un piccolo ingresso nascosto. Osserviamo, insieme all’autore dello scatto, quella porta chiara e tutto un insieme di cose che sembrano messe con gli occhi chiusi, con incuria e disattenzione senza badare per nulla, neanche per sbaglio, a un minimo di estetica: la luce al neon è un vero pugno nello stomaco, il batacchio posizionato a casaccio e una targa: Ufficio Lavori di Manutenzione. Bene! Se tanto mi dà tanto, pensa Pierpaolo Rossi che scatta questa foto per sottolineare i paradossi alla romana.
Eppure fa sorridere perché è pittoresco; è quell’arte dell’arrangiarsi classica di una cultura che da Roma in giù è radicata.
Ciò che colpisce -sempre sorridendoci su-, è che ci si arrangia così tanto da non essere capaci neppure di mascherarlo che se stemo a arrangià, lo evidenziamo senza remora. E’ un’arte di arrangiarsi che dice “guarda come ci arrangiamo bene!” Quasi sfotte! E’ folclore! Rende tutto più vivo, come l’erbetta che decora le scale … del resto ci sta bene un po’ di verde, no?
Così, da “arte” nasce arte, e questa foto, pur volendo richiamare l’attenzione sui paradossi e sull’incuria, resta suggestiva e poetica.
Pina Ianiro ©
La Foto del Giorno, rubrica di Alessandro Lisci su Romaoggi.eu del 12.4.21
Ospedale Britannico al Celio © Pierpaolo Rossi
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