Un sabato quasi normale

Ci si perde nei colori vividi di questo scatto, come ci si perde quando si guarda il mare.

Niente come il mare attrae, calamita l’attenzione, ha un potere ipnotico per la mente.

Lo sguardo si allarga all’orizzonte, lungo quella linea che ha il sentore di promessa. Si avverte il respiro dell’universo quando l’acqua sulla riva retrocede e la sabbia in parte la assorbe in un sussurro salmastro sul lembo umido che a tratti, più o meno rapidi, viene ricoperto nuovamente d’acqua e schiuma.

Quando si resta in contemplazione del mare, il respiro si regolarizza, i battiti rallentano, la mente si svuota dai pensieri ripetitivi, tensione e ansia si sciolgono. Il mare ha il potere di agire positivamente sul sistema nervoso sviluppando naturalmente le onde alfa del cervello, le stesse che si attivano durante la meditazione che favoriscono la creatività, l’equilibrio emotivo, l’armonia interiore. Questo stato di benessere interiore fa sì che in compagnia del mare non si avverte il tempo che scorre.

E’ una cura psicofisica di un’infinità di gradienti di colore blu -dal celeste pallido, all’azzurro, fino al blu scuro-, liquide sfumature minerali luccicanti di sole o riflettenti qualsiasi condizione meteorologica.

Barbara Raselli con questa foto intitolata “Un sabato quasi normale” scattata al pontile di Ostia, ha colto una famiglia affacciata in contemplazione dello spettacolo della natura, mentre si nutre d’azzurro e della musicalità delle onde. Parlano tra loro ma lo sguardo non si distoglie dall’orizzonte. I genitori controllano vigili l’equilibrio dei quattro bambini che, nel loro atteggiamento manifestano chiaramente tutto il comprensibile desiderio di stare e restare, quanto più prossimi possibile alla distesa marina … Attendono con ansia il momento in cui finalmente potranno rincorrersi in acqua, bagnarsi a vicenda, rotolarsi a riva riempiendosi di sabbia, dopo aver costruito castelli dalle forme fantastiche, per poi aspettare che la schiuma bianca dei cavalloni porti via castelli e sabbia, raccogliere sassi e conchiglie, provare i tuffi più bizzarri, sentire la pelle scottare di sole … un’esigenza istintiva che fa bene come niente altro.

Barbara Raselli è stata magistrale nell’immortalare il momento; sono tangibili i pensieri dei bambini seduti -uno addirittura steso-, sul parapetto del pontile, sembra di leggere nelle loro menti questo bisogno impellente di libertà e giochi spensierati, la voglia di mare e d’estate, di vita che accantoni per un po’ (preferibilmente per sempre) il surplus di regole alle quali ultimamente siamo stati costretti tutti ma da cui, verosimilmente, i bambini e gli adolescenti -pur dando prova di ineccepibile capacità di adattamento e resilienza-, sono stati i più penalizzati.

Speriamo che presto ognuno di loro possa godere di meritate e spensierate vacanze, oltre che di un futuro migliore.

Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, vado in riva al mare, e il mare li annega e li manda via con i suoi grandi suoni larghi, li purifica con il suo rumore, e impone un ritmo su tutto ciò che in me è disorientato e confuso.” Rainer Maria Rilke

© Pina Ianiro

 

 

 La Foto del Giorno, rubrica di Alessandro Lisci su Romaoggi.eu del 17.5.21

 Pontile di Ostia © Barbara Raselli

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