E' stato splendido

 

Che lo si voglia o no, Vasco Rossi fa parte di noi, e non solo di coloro che si riconoscono suoi fedeli e appassionati fan, ma un po’ di tutti, soprattutto della mia generazione e lo capisci quando lo ascolti. lo capisci perché ricordi di far parte di quella storia, di quella musica e che quella stessa musica ha lasciato un indelebile imprinting nella tua vita.

Roma anche stasera è Vasco. Colonna sonora anche a chilometri di distanza.

Ieri il suo eco lontano in sottofondo é stato occasione di ricordi. Spotify l’ha reso più reale e vicino così da poterlo cantare e ballare.

Ci siamo accorti che ce ne piacevano tante di canzoni.

A ogni titolo, verso, strofa, ritornello che ci veniva in mente, ne seguiva un altro e un altro e ancora un altro … a cascata! Tra passato e presente, tra superclassiche e meno, in pochi minuti ne abbiamo buttate giù un numero impressionante e insieme alle canzoni, momenti vissuti con quelle note.

Notti di cuffie e walkman ...

Generazione di sconvolti che non ha più santi nè eroi!

Ogni canzone ha un testo che sa appartenere, c’è sempre qualcosa che ci somiglia, parla di noi o di situazioni che ci accomunano, tira fuori massime che diventano mantra, come

Perché la vita è un brivido che vola via

È tutto un equilibrio sopra la follia

il sound cattura e trascina tra accordi perfetti .... chitarra, basso, batteria, tastiera ...

Vasco Rossi ha il merito di saper arrivare, una dote spiccata di comunicatore, esprime in modo estremamente semplice ottenendo massimo impatto, il tutto unito a un sound perfettamente studiato, spesso un crescendo o un andare di note suggestive fino a un punto che crea uno spartiacque, un accattivante bilico tra la melodia e il rock.

Ma poi ho camminato tanto e fuori

C'era un gran rumore

Che non ho più pensato a tutte queste cose

....

Quando ascolti "senza parole", ad esempio, sai che a un certo punto ci sarà un momento di sospensione, un

naaa nana nanana naaaa nananana naaa nananana naaa naa

che, come un tratto di fiume calmo, monta fino a scrosciare in un torrente emozionale

...

E ho guardato dentro un'emozione

E c'ho visto dentro tanto amore

Che ho capito perché non si comanda al cuore

davvero senza parole ...

E che dire dell'esplosione dell'assolo di batteria verso la fine -esattamente poco oltre il terzo minuto- di vita spericolata (Mauro Gherardi), quella sensazione precisa di sapere che a un certo punto la musica diventa talmente intensa che non c'è scampo, ti porta dentro e lì ti inchioda in quella sensazione forte che fa l'effetto di endorfina e dopamina.

Ecco cosa fa la differenza! Andare a solleticare le corde giuste, saperlo fare, sapersi dare!

Intanto che scrivo a chilometri da circo massimo, percepisco le note di toffee e mi torna in mente ieri ...

Come, sei già sveglia? (eh, sì ...)

Da quanto tempo sei lì, così? (bè, un po')

Hai già preparato il caffè? (veramente mi sto portando avanti, con la cena vista l'ora)

Saresti proprio una brava moglie (wow! non era previsto ma va bene, dai!)

Oh, toffee, toffee, toffee

Oh, toffee, toffee, toffee

Toffee

Passami l'asciugamano

Quello bianco lì, sul divano

Toffee (uno strofinaccio della cucina va bene lo stesso? non è proprio bianco, ma ...)

Dai che c'ho freddo, toffee

(rido ...)

E poi balliamo "Canzone" ... e torniamo alle feste sul finire degli anni 80 ...

Si vola meravigliosamente bene, senza alcun bisogno di ali, basta la musica giusta e qualcuno che parla di noi, come la pioggia la domenica che sa di me, sa che

Ho già capito che la vita, sì, è solo tua

Ho già capito, niente compromessi e ipocrisia

Perché hai deciso di azzerare tutto

La password del tuo cuore

I sogni che non so perché non hai mai fatto

E gli errori che tu, che ti senti giù

E io che non ne posso più

Perché ho capito che non mi diverto

Perché non ha più senso un aeroplano senza un aeroporto (ehi)

Che dove si va? E come si fa?

Che non si arriva e non si parte

Come la pioggia alla domenica

del resto ...

Col cuore che batte più forte

La vita che va e non va

Al diavolo non si vende

Si regala

Con l'anima che si pente

Metà e metà

Con l'aria, col sole

Con la rabbia nel cuore

Con l'odio, l'amore

In quattro parole

Io sono ancora qua

E già, Siamo solo noi!

Sono un turbinio di emozioni, vorrei scrivere ancora tanto ma la stanchezza inizia a farsi sentire, volevo fermare il tempo delle note giuste e il tempo bello di un noi di note che ci accomunano e rendono unici.

Alla fine di questi due giorni in cui sei stato protagonista del nostro cielo romano, riempiendolo di musica, cori del pubblico, luci e colori artificiali volevo dirtelo che sei un grande!

Grazie Vasco!

pina ianiro

ps.

è stato splendido 

13 giugno 22



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