Fuoco sacro

 

Niente di ciò che ha a che fare con l'arte può essere studiato a tavolino. Suonerà strano ma è così. Il controsenso sarebbe se così non fosse.
L'arte è un fuoco sacro che brucia, acceca, attanaglia, non dà scampo, affama, preme talmente forte da fare male.
L'arte è la bocca parlante della creatività. L' immaginazione che si fa presenza.
C'è, è esattamente nel luogo in cui si trova chi la freme.
Non si può spiegare, forse si osserva nella "follia" di chi la possiede.
Che poi ... chissà se è corretto dire "di chi la possiede".
Sfugge al possesso per l'idea stessa di esistere a prescindere, un innesto di rivoluzione, libertà di visione.
Qualcosa di estremamente affascinante e al contempo spaventoso. un potere prepotente.
Si può solo vivere così come viene, abbandonandosi alla passione che pretende, altrimenti scompare, si affanna e sbiadisce.
Questo almeno è tutto quanto io sappia dell'arte che mi scolpisce l'esistenza da che ne ho memoria e mi solletica di continuo i pensieri, mi scompiglia perennemente, non mi dà pace nemmeno in sogno ... è la cosa più simile all'amore, o almeno, al mio modo di amare.
pina ianiro

Aprile 22



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