_Io scrivo_ Chi mi legge sa
Io scrivo.
Scrivo da una vita, scrivo perchè sono la mia stessa scrittura e non potrei vivere
altrimenti.
Non amo definirmi scrittrice, in Italia sono tutti "scrittori". Per
un periodo ho provato a definirmi "autrice", visto che pare
obbligatorio de.finirsi.
Perchè mai finirsi entro confini, poi? Il solo pensiero mi costringe, mi
snatura e mi toglie aria e agio, mi priva di libertà, non ce la faccio, mi pesa
...
Voglio dire solo
"io scrivo"
punto.
Cosa scrivo? Tutto, di tutto ... per me, per gli altri e anche per lavoro.
Scrivo cosi' tanto che di libri ne potrei pubblicare almeno uno all'anno, tra
raccolte e storie.
Sì, ho detto storie e non romanzi; storie che narrano vicende in cui ci si
ritrova senza neanche accorgersene.
Non mi importa pubblicare, vendere, finire in tv a parlarne, non è il fine
della mia scrittura, altrimenti non la regalerei come faccio da quando uso fcb
e ho un blog.
Il fine della mia scrittura è condivisione di sensazioni, emozioni, storie e
prospettive.
Provo a far sì che ciò che scrivo sia una fuga, un angolo privato in cui
ripararsi per un frangente di tempo a immaginare altro.
Chi mi segue lo sa, non sono mai pizzi e merletti, cuori e
violini ...
Chi mi legge lo sa che incoraggio a vedere sempre oltre, nonostante tutto...
Tratti che mi contraddistinguono: l'essere vera, sempre anche nello scrivere.
Tra milioni di scritti in circolazione, seppure non firmassi i miei, saprei che sarei riconosciuta da chi mi segue.
Questa riflessione sulla scrittura, è il risultato di una cosa bella accaduta
stamattina.
A due anni dall'uscita del mio romanzo "Quanto ci mette la neve a cadere", persone che l'hanno letto ancora me ne parlano tanto da fermarmi, come è accaduto oggi, anche al supermercato.
A voi dico grazie.
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