Solo frutto del sogno di una farfalla
_in me mago agere (庄子 e velieri)_
Il diritto di sognare si realizza con poco, basta un vaso di vetro, con un pò d'acqua e il bianco di un uovo, lasciato fuori la notte tra il 28 e il 29 giugno, come antica tradizione vuole.
Così stamattina ho fatto colazione ammirando il veliero di San Pietro, comparso come per incanto, rendendomi presto conto che su quel veliero, la mia immaginazione ha immediatamente preso il largo in direzione di mondi fantastici.
Del resto chi lo dice che in quel contenitore di vetro non stia davvero avvenendo ciò che la mia mente riflette?
Del resto perchè io e il mondo che mi circonda, corrispondiamo a qualcosa ritenuta realtà e non potrebbe esserlo ciò che guardo e immagino?
Sarà pure un'invenzione etimologica, sostenere che il verbo "immaginare" possa derivare da una contrazione della frase latina "in me mago agere", ma è bellissimo sapere che ognuno di noi, proprio come un mago, può creare dei mondi attraverso l'uso dell'immaginazione.
E mentre immagino e quindi creo, ciò che sogno c'è, esiste in altre sfere, in modalità sospese di tempo fluido.
Il tempo e lo spazio sono di per se stessi non lineari, siamo noi che abbiamo bisogno di umanizzarne la forma e rendere tutto misurabile per semplicità.
E va bene, basta non negare a ogni possibile l'esistere.
In fondo anche noi potremmo essere solo frutto del sogno di una farfalla, come pensò il filosofo cinese Zhuangzi intorno al 300 a.C., e non per questo perdere realtà.
pina ianiro (gnoseologia, sogno, scienza)
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