pina ianiro

Si scoprono tante cose a occhi chiusi, in silenzio. Abbiamo il mare dentro, lo sai? La stessa agitazione delle sue burrascose onde e il frastuono del loro infrangersi sugli scogli, quell'eco che pare propagarsi dall'orizzonte al cielo; ma anche la quiete del laghi privi d'onde con le acque cristalline e dolci. Abbiamo il cielo notturno con tutte le sue stelle, lo sai? Quei silenzi sconfinati di brillanti battiti, attimi, battiti ... domande e stelle: possibilita'. Abbiamo la nostra vita in embrione, come ancora da nascere, nuotare in un grembo che e' il nostro intimo, la parte piu' nascosta, un cordone ombelicale che alimenta quell'io profondo e un utero cosmico intorno a una posizione fetale. Abbiamo pianeti da esplorare e distese immense di terra dove coltivare poesia.... .... ..... ...... ....,,, ..........ecc   pina ianiro 21.2.2016

e' fermo tra le dita un pezzo di cielo e la bocca tutto il fiato un buco nero attorcigliato al collo la notte che continua anche di giorno scivola indigesta lungo la strada liquida fino alle ciglia tuttoununiverso -chiuso- in una piccola goccia   p.ianiro 19.2.2016

la metà esatta tra il tutto e il niente la demarcazione tra l'agire e l'immobilità l'equilibrio di mezzo ubriaco vacillare oscillare " non guardarmi sennò cado" stretti pugni e sogni titaniche imprese inosservate semplicità di convenevoli ce la metto tutta ce la metto tutta ce la metto tutta il passare del tempo non è più semplice tic tac tutto continua a scorrere panta rei come cascata di mille carpe diem la realtà imperfetta ramifica non comprendo di questo oggi: l'uso della vita, le corse, il chiasso, l'artifizio, l'apparenza, il superfluo, le metafore preconfezionate dell'essere, le edulcorazioni dei sentimenti spolpati di senso ... assolvo tutti per sopra_vvivere (nella purezza dell'essere per essere essenza, trasparente verità) mentre osservo l'uso di inchiostri cangianti non permanenti io attingo dal mio stesso sangue per scrivere appartengo alla ter...

Ho freddo domani -mi dicevo-, domani non faccio nulla, mi siedo e aspetto, anzi no, non aspetto (cosa e chi dovrei aspettare?) semplicemente non faccio, non esco, non provo, non parlo, non ... e intanto spargevo confettini colorati al cioccolato sul tavolo. Ho freddo, uno spiffero nell'anima e la vita che picchietta come pioggia sul vetro di una finestra ermetica ... Fermo immagine: cucina alle 23:47. Silenzio. Il tavolo con le tazze per la colazione ... è già domani nell'oggi e briciole a terra. Clic! Poso il buio su ogni stanza che non sia questa. Ancora accesa la luce sul comodino, neanche una falena infastidisce e distrae, l'estate è ancora lontana. Ho le mani lontane da questi tasti, intrecciano ceste di vimini che riempiranno di lavanda, fiori ovunque e profumo, i campi di Provenza che non ho mai visto, con i mulini a vento lungo l’orizzonte, illustrazione perfetta per il libro dei sogni. Ho i piedi nudi sulla terra fresca e feconda e un vestito le...