_Art. 1: quale "festa" del Lavoro?_
Come tutti
sappiamo la nostra Costituzione si apre con questo articolo:
Art. 1
L'Italia è
una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
A me,
non risulta. Non è vero! Lo metto in discussione seria, ferma e convinta!
Ora, qui e
pubblicamente, faccio causa a chi sta al Governo per l'inadeguatezza nel portare
avanti, rendendo reali le parole che recita, un articolo così importante per il
buon funzionamento di una nazione civile.
I dati
sulla disoccupazione sono di anno in anno sempre più allarmanti. A marzo il
numero di disoccupati in Italia ammontava a 2 milioni 950 mila unità, 297 mila
in più su base annua (+11,2%), con un evidente peggioramento relativo
all’occupazione femminile che ha registrato un calo di 70 mila unità...
E
questi sono i dati statistici ufficiali, la famosa foto che ferma e focalizza
in maniera matematica un problema sociale... Medie, percentuali... numeri... Dietro
ai numeri, ricordiamolo, ci sono PERSONE!
E, di
persone che stanno patendo le conseguenze di anni e anni di malgoverno, che ha
portato alla famosa crisi di cui si parla e, di conseguenza, a questa emergenza
non solo disoccupazione, ma in termini più generali di lavoro, ne potrei citare
a getto continuo, basta che mi giri intorno!
Persone che
un lavoro ce l'hanno ma che lo rischiano quotidianamente per i motivi più
disparati...
Persone che si trovano ogni giorno in ambienti di lavoro ormai familiari divenuti improvvisamente sconosciuti, veri e propri campi minati in cui devi sapere come
non muoverti perché qualsiasi passo falso potrebbe essere fatale.
Persone
costrette a sottostare a giochini sindacali (addirittura!) abbastanza loschi in
cui si attua un discorso del tipo "mors tua vita mea".
Persone
che si trovano ogni giorno innanzi a una scelta oscena: dignità = rischio posto
di lavoro, viltà = possibilità di rimanervi... è assurdo! E, ancora più assurdo
è che non si denunci questa situazione sconcia in cui si trovano tutti! Tutte
le persone comuni che, senza santi in paradiso, ma solo con i propri sacrifici
e le proprie forze, sono riuscite a occupare un posto di lavoro che gli
consentisse di portare avanti una famiglia, o ad andare dignitosamente avanti
vivendo serenamente senza sfarzi né lusso ma con tranquillità. Ma è ovvio che
in una situazione come quella attuale italiana, si ha paura di denunciare
qualcosa per evitare di perdere anche quel poco che si ha!! E' assurdo! E'
assurdo! Non posso che continuare a ripeterlo! Non riesco a sottostare a questo
terrorismo psicologico tangibile che rende tutti assoggettati in un circolo di
situazioni anomale che non vanno, che non sono sane e che VANNO
DENUNCIATE!
E' di lavoro
che stiamo parlando, lavoro che non c'è e quando c'è è fonte continua di
ansia...
Però anche
quest'anno, in Italia, si festeggerà il 1° Maggio: La "Festa" del
Lavoro... Ma cosa abbiamo da festeggiare? Cosa ci stanno invitando a
festeggiare!? Quale lavoro? Spiegatemelo, per favore, perché davvero c'è
qualcosa che mi sfugge!!
Accenno alla
mia situazione? Non mi garba farlo perché non voglio che si pensi che mi pianga
addosso, io sono una che non piange ma che agisce e che odia farsi compatire,
però, porca miseria, rode doversi piegare a tutto per uno straccio di lavoro e
arrampicarsi sugli specchi quando, per poter lavorare e portare avanti due bambini
senza poter contare su aiuti, si è costretti a rinunciare a rare opportunità più
stimolanti...
Ma di cosa parliamo? Sono una voce muta in un deserto!... Qui
nessuno vuole sentire. Nessuno vuole vedere. Nessuno vuole sapere.... E chi ha
bisogno di lavorare e non ha un lavoro rischia di impazzire. Chi ha un lavoro e
rischia ogni giorno di perderlo, nella migliore delle ipotesi, è in lotta
continua con un esaurimento... Intanto le famiglie crollano sotto l'urto di
frustrazioni e nervosismi....
Beata Costituzione....
Fate
qualcosa! Avete bloccato l'economia. State tutelando omertosamente chi si
approfitta di questa situazione di crisi per trarne profitto. State sfasciando
una società che finirà per cadere nell'inciviltà. State distruggendo una
generazione! ... In modo particolare ne stiamo risentendo noi nati intorno agli
anni '70 che, se con un minimo di coscienza e comprendonio, soffriamo molto il
dispendio di sacrifici ed energie sprecati, l'impossibilità di garantire un
"progresso generazionale" più o meno naturale nell'evoluzione di una
società: sappiamo che non riusciremo a costruire molto per i nostri figli, se
non niente, e che non solo non possiamo aiutare i nostri genitori anziani ma
che, ancora peggio, sono loro a venirci spesso incontro per un aiuto economico....
Sono molto
scossa dalla mia esperienza e da ciò che quotidianamente sento e vedo e non
riesco a star zitta! Sperare che le cose cambino e aspettare è molto bello ma
sa di fiaba, qui le cose non cambiano e se accade è perché peggiorano … Lancio
il mio semplice SOS perché tengo alla dignità dell’individuo. E’ di quello che
stiamo parlando.
Pina ianiro
Sarebbe molto bello se fosse vero! |
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