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Visualizzazione dei post da dicembre, 2010

_Fiori di carta velina_

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con parole pure imbiancammo pareti nuova luce negli spazi che sconfinano il tempo senza mai posa a cercare l'oltre con ingenua modestia a contare stelle d'inchiostro fiori di carta velina filamenti d'animo delicate trame setose scivolarci sopra assecondando irrazionali melodie sensazioni riflettenti perfette lame d'argento e raggi di sole a scaldare il posto più freddo quel cuore scordato appiattito dal dolore ferito da roccia che grattò senza sosta fino a farlo sanguinare con quel sangue impastammo l'essere la faccia che diamo al mondo senza saper portare maschere ma forti troppo per essere compresi nella nostra fragilità forti senza più timore di essere ciò che siamo cos'altro potrà turbarci il mormorio è come la risacca un mare che borbotta in sottofondo noi restiamo a galla sfiorandolo poi ci liberiamo in volo verso cieli limpidi così vanno le anime gentili in bilico sulla superficialità rincorrono sogni immateriali f

_Time: quanto dura un anno?_

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Quante pagine lette, quante mani strette, quanti sorrisi, quante gocce di pioggia, quante linee tracciate, quanti sguardi incontrati, quanta strada percorsa, quanto vento, quante parole dette, quante cose osservate, quanti pensieri scordati, quanti sapori, quanto cielo, quanto fiato trattenuto, quanti voli seguiti, quanti passi, quanto colore catturato, quanti raggi di sole, quante mani lasciate, quanta forza, quanto amore, quanta felicità, quanta vita, quanti amici incontrati, quanti saluti, quante porte chiuse, quante aspettative deluse, quanta gioia inattesa, quanta esperienza, quanto di noi abbiamo lasciato, quanti sospiri, quanto spazio... ... quanto dura un anno...? Tempo: immateriale, inesistente ci fascia i giorni scorre li porta via 1, 2, 3, 4... lunedì martedì... autunno, inverno... … ogni giorno è un anno un anno è un giorno tutto è importante ogni incontro, o

_Pensieri giocando col vento e corse all'ultimo regalo_

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Decisamente eccentrico il mio modo di pensare, sicuramente demodè e troppo anticonformista per essere compreso. La maggior parte di persone si "difende" dal mio pensiero, ne prende le distanze, mi ascolta e intanto fa pensieri che non mi piacerebbe conoscere ma che ormai ho imparato a leggere nei loro sguardi interrompendomi appena lo scorgo. ...Bhè, anch'io, lentamente, sto imparando la lingua del "quieto vivere", con sforzo ma necessariamente. ... Decisamente eccentrico il mio modo di pensare ... Come questo pomeriggio dell'anti vigilia di Natale, ventosissimo e caldo. Questo vento che scuote con forza i festoni luminosi nelle vie del centro della mia città, piega i rami degli alberi, trascina piccole cose con sè e fa abbassare gli occhi per evitare ci entri qualcosa. Me ne sto qui a contemplare questo vento indisciplinato che si diverte a scompigliare i capelli delle donne appena uscite dal parrucchiere ... vento che fa ondeggiare gli ultimi acquist

_Viaggio a ritroso di un cavaliere errante.........._

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Qui si narra di un viaggio a ritroso di un cavaliere errante verso la terra dell'assurdo... C'era una volta e, forse c'è ancora un tale che dice di esser ciò che è e che afferma di dire solo ciò che pensa. Pare proprio non appartenere a questo mondo. Sorride spontaneo che sembra un bambino ma quando si arrabbia è meglio stargli lontano. Amico della natura ma non perchè è di moda, lo vedi amare ciò che lo circonda perchè ne sente la vita... Contempla il cielo sia scuro che sereno... il volo degli uccelli che vanno lontano... Si perde nel vento, in una spiga di grano, in un fiocco di neve che si scioglie piano... Guarda la terra come se fosse sua madre e il mare rispetta come fosse suo padre... Degli uomini ama l'umanità, un bene prezioso unito a onestà. Si narra che ......... (il nome non si sa) un giorno si perse molto più in là... Più in là dei suoi amici che più non lo andarono a cercare. Più in là del suo naso che era lungo di già! Più in là mentre andava

_Si può vivere di sola poesia?_

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Si può vivere di sola poesia quando a parlare è il suono delle sensazioni più immediate, quando è spontanea sincerità ciò che compone i versi... pensiero pensato e plasmato d'immenso nel soffio di un istante che è già sparito, bisogna coglierlo come un fiore che sbiadisce mentre lo guardi ... scompare in fretta l'ispirazione di un brivido dell'anima che ci porta parole nuove leggere e musicali. Si può vivere di sola poesia quando si incontrano versi come quelli di Javier Vicedo Alós, scoperto per caso stasera, un giovanissimo poeta spagnolo tradotto da Antonio Buccelli (noto anche come Antonio Bux)... versi che colpiscono e chiedono di essere letti ancora e ancora ...  Sono fermamente convinta che le poesie non vadano spiegate, ma "sentite"...  "s'impara a tacere con gli anni" ... "con tutte le parole distrutte ce ne andiamo"... parole e silenzio in un'altalenante realtà... Ho trovato questi versi nutrienti più di un fumante piatto di p

_In caso di bisogno rompere il vetro_

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L'aria è gravida di neve in questa giornata di solite cose da fare, soliti pensieri che provo a soffocare e sono tutti lì che premono mentre un altro anno sta per finire. 17 dicembre ... già con qualcuno mi sono trovata a salutarmi con un "arrivederci all'anno prossimo".Lascia sempre uno strascico l'idea di un anno che volge al termine ... il tempo che passa inesorabile e immateriale sulle nostre teste, tra i reticoli degli eventi e, volente o nolente, ci si ritrova a guardare gli scatti immaginari di quanto è accaduto. Proprio ieri una frase ha colpito la mia attenzione, riportandomi indietro a cinque anni fa... "Per avere il pieno valore della gioia si deve avere qualcuno con il quale condividerla" , frase calamitata sullo sportellino del freezer, frase di Mark Twain anche se, con tutto il rispetto per l'autore della citata frase,è piuttosto facile arrivarci. Eppure fui io a scegliere e comprare quella calamita. Tra più di cento frasi scelsi que

_Scorie di silenzio_

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ritratti su un fil di lama pensieri furono schegge di ghiaccio parole a inchiodare ali di luna più non volò amore solo scorie di silenzio eApianirò©   (roma, gennaio 2010) immagine presa dal web

_Pensiero scarabocchio_

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E allora decidi se rimanere immobile o muoverti, perchè è la sofferenza che ti smorza il respiro, ti mette in affanno, ti spezza le gambe lasciandoti in ginocchio davanti al mondo che non aspetta ti passa accanto senza accorgersi di te e se urli nessuno ti ascolta, se sussurri se ne andrà anche chi ti ascoltava. Ti porti addosso il peso di giorni ormai andati che ti hanno reso schiavo del ricordo di ciò che credevi rimosso e che invece è lì intatto ad aspettarti con un ghigno di vittoria. E' quella morsa piantonata all'interno del cuore che lo risucchia giù senza speranza. Ci sono giorni che senti così viva la ferita che sei sicuro sanguini ... se almeno fosse acqua potrebbe nutrire la terra, invece è plasma: rosso e denso liquido che sgorga dentro di te silenziosamente e brucia, distrugge e tu lo senti ma nessuno, nessuno lo vedrà... nessuno vorrà vederlo. In quei giorni te ne stai come un lebbroso infetto dei propri dolori .. sono piaghe dell'anima incurabil

_Tra fili di seta (come Penelope)_

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mentre t'aspetto vivo di trame e d'ordito tra fili di seta tela che s'allunga in giorni che non passano affogano nel mare che t'ha rapito sfilo il domani nell'oggi affiora ancora il mio crudo dolore eppure m'avvolgo nei sogni che tesso intrecci di ricordi promesse che attendo sull'uscio del tuo ritorno impresso in quest'alito di vento che mi accarezza lieve ________ eApianirò©  (roma, questa sera) immagine presa dal web

_Senza pane non si sogna_

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Mani ruvide stringono un panno Logoro Come quei pensieri distratti Strofinano sogni riflessi Persi In quel vetro Muta sfera di cristallo Inutile lampada d’Aladino Deformante Non svela futuro Non esaudisce desideri Solo quegli occhi indaco Oltre vetri di una casa estranea Guardano la fine di sogni Barattati per il pane E il sudore già imperla la fronte Umile Sofferente Malinconica Chi ti addita non comprende il dolore “extra_comunitaria” Senza pane non si sogna eApianirò©     (settembre 2009 roma) immagine presa dal web e modificata

_Svincolarsi dalle convinzioni dalle pose e dalle posizioni _

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Pare proprio che sia arrivato... e sì, è inverno. Ancora non ufficialmente, è vero, però c'è tutto: i pomeriggi eterni e bui, l'impaccio di alzarsi dal letto la mattina dovendo abbandonare quel microclima ideale tra noi e il piumone che induce a una sorta di narcotico stato di letargo, l'odore di freddo quando apri le finestre e il freddo che ti avvolge senza alcun complimento fuori...  La tramontana stasera soffia, ulula, fischia... a seconda di ciò che incontra cambia suono e sposta, trascina con sè, fa volar via tutto ciò che riesce a sollevare. Lo sento il vento, spiffera ovunque anche qui in casa... chi lo ferma? Passa sotto le porte, tra le fessure, entra liberamente, lo avverto... chissà da dove arriva, quale aria sta portando... chissà che lingua parla e cosa ha ascoltato... chissà... chissà... Stasera tra pensieri di tramontana e inverno che incalza, mi è venuta voglia di pubblicare il testo di una canzone di Morgan di svariati anni fa, ultimamente

_Prospettive rettilinee e volo d'uccelli_

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Cerco di seguire prospettive rettilinee. Come quelle strade dell'Eur, grandi, larghe, lunghe e diritte, si intersecano senza mai una curva e se ti posizioni in diversi posti riesci a vedere cosa c'è in fondo alla strada e quella linearità ti dà la sensazione che anche se è a chilometri di distanza sia facilmente raggiungibile. Procedendo su una linea retta: tutto è conforme, tutto è chiaro... Mi piace guardare le cose da queste angolazioni che mi danno l'illusione della semplicità. Linee. Nient'altro... Linee che delimitano facciate di palazzi, linee che fomano strade, linee come perimetro di aiuole... linee ovunque. Senti che sei in un posto dove non puoi perderti eppure... io guardo, penso, e poi mi distacco dalle geometrie lineari, dalla falsa e fredda semplicità del tutto che non mi appartiene;  provo a trovarmici a mio agio ma fuggo, assieme a quello stormo d'uccelli che rapisce la mia attenzione e mi porta in altre geometrie in cerchi e spirali, in forme conto

_Pina Ianiro ... Rainer Maria Rilke (perchè la poesia non ha confini...)_

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Oggi la poesia viene abbandonata a se stessa... eppure la poesia è come un fiume che scorre e si rinnova, unisce stili e epoche e continua a fluire lungo un percorso musicale fatto di parole, immagini e sensazioni.... La poesia è anche sperimentazione e stasera provo a unire un mio pensiero a un pensiero letto per caso poco fa, del grande poeta austriaco Rilke, vissuto quando ancora la poesia era considerata un privilegio per l'anima di chi l'ascoltava leggendola. I due pensieri possono essere letti assieme e formarne uno unico. --------------------------------------   la pelle impara prima della mente ciò che il cuore duole la sabbia trasporta ricordi di mare trascinata dal vento nel mio eterno fluire... trascino comete filamenti d'ingenuità trattenuti dalla dolcezza di uno sguardo.. . (eApianirò©) ... Tutti gli addii ho compiuto. Tante partenze mi hanno formato fino dall’infanzia. Ma torno ancora, ricomincio, nel mio ritorno si libera lo sguardo.  Mi resta solo da co