_Notti di cristallo (ancora)_ Scritto sul corpo
Dimmi perchè hai tre forchette se non hai
toccato cibo?
Cosa vuoi che ti dica? Respiro a fatica.
Non si direbbe.
Tante cose non si direbbero.
Invece, tante cose si dicono e altre si pensano e io, penso sempre troppo. certamente sbaglio. Sbaglio su tutto qui e ora, in questi strani tempi che non mi appartengono e ci provo a essere protagonista perchè mi annoia l'idea della comparsa ma poi ...
Poi, la trovo per caso in un cantuccio, la mia immagine sgranocchiata dai topi, dimenticata. la sensibilità non ha immagine e il dolore non parla, allora ecco prevale tutto il contorno, perfino pirotecniche isterie, voli a perdere di una mente ribelle per natura e sangue compresso in vene che pompano troppa linfa da esplodere, mentre tutto invita a placare gli istinti, a dominare l'impeto, a quietarsi per quietare, a gestirsi per gestire a ...
E la mente é sempre troppo trafficata, piena di incroci e semafori.
Sii te stessa!
Quando mai sono riuscita ad essere altro da me? Non so vendermi! E' solo l'essere madre che ammucchia da parte qualsiasi altra cosa che non sia "cibo" per la sopravvivenza dei figli.
Sopravvivere, che orrenda parola! Vivere, mi devi dire VIVERE! Perchè vivano loro devi dargli tutto, tutto quello che hai: tempo, spazio, fede, lotta, cuore, aria, mente, tatto ...
Sì, non ne ho fatto mai un mistero, anzi ... mi é difficile, ho detto, sono spolpata, disorientata ma come sempre ostinata! Come fai ad arrenderti, la posta in gioco é alta! Non stiamo parlando di beni futili, parliamo di figli. Me ne sento responsabile porca miseria, lo capisci? Certo! Chi non capirebbe!
....
Silenzio, anzi no.... vuoto, anzi no...
...
plo-plok-plo-plok-plo-plok
...
Continua indefesso quel maledetto scarico malato con la goccia che martella senza pace.
L'ho contati i rintocchi prima che il sonno mi rapisse via dal mio essere cosciente e coscienza, coscienza sempre accesa, stralunata coscienza senza resa. ....
...
Riprendere i giorni (dopo) ... Spogliata di tutto. Qualsiasi cosa indossi non ha peso, non ha senso e no, non fa calore. ma chi non capirebbe, vero? Cosa?
Cosa ...?
Guardo le foglie offese dell'orchidea, quelle divorate dalle lumache in estate. resistono, esistono ... Si sono ricomposte in un ricamo paglierino che ha la forza della resistenza e la bellezza della voglia di farcela.
Guardo il limone nel vaso sul terrazzo della cucina, i suoi rami più volte presi d'assalto da eserciti di formiche, anche lì foglie devastate da lumache, e troppe volte mi é sembrato arso, completamente inaridito da giorni di sole senza ricevere acqua ....
Infine guardo questa tartarughina d'acqua ...
Non chiedono nulla queste tre specie viventi, basta un pò d'acqua, la luce ...
Se vuoi curarle ricordati di queste due cose: un pò d'acqua e la luce. Se vorrai notare le loro ferite lo potrai fare ma non cambierà nulla se non lo farai.
...
E' tornata un'altra sera; mi riposerò in un libro, quello distratto riemerso dal nulla, così come accadono le cose casuali, "Scritto sul corpo" regalo di Diego in un momento particolare riemerso, anch'esso, appena aperto il libro.
Ho ancora voglia di trovare meraviglia, mi affascina la circolarità delle dell'accadere.
Ma ora sono stanca e tutto il mio narrare non troverà mai tregua nè i giusti argini così da sentirsi abbracciato e compreso. Compreso davvero.
pina ianiro (17.02.2010)
Cosa vuoi che ti dica? Respiro a fatica.
Non si direbbe.
Tante cose non si direbbero.
Invece, tante cose si dicono e altre si pensano e io, penso sempre troppo. certamente sbaglio. Sbaglio su tutto qui e ora, in questi strani tempi che non mi appartengono e ci provo a essere protagonista perchè mi annoia l'idea della comparsa ma poi ...
Poi, la trovo per caso in un cantuccio, la mia immagine sgranocchiata dai topi, dimenticata. la sensibilità non ha immagine e il dolore non parla, allora ecco prevale tutto il contorno, perfino pirotecniche isterie, voli a perdere di una mente ribelle per natura e sangue compresso in vene che pompano troppa linfa da esplodere, mentre tutto invita a placare gli istinti, a dominare l'impeto, a quietarsi per quietare, a gestirsi per gestire a ...
E la mente é sempre troppo trafficata, piena di incroci e semafori.
Sii te stessa!
Quando mai sono riuscita ad essere altro da me? Non so vendermi! E' solo l'essere madre che ammucchia da parte qualsiasi altra cosa che non sia "cibo" per la sopravvivenza dei figli.
Sopravvivere, che orrenda parola! Vivere, mi devi dire VIVERE! Perchè vivano loro devi dargli tutto, tutto quello che hai: tempo, spazio, fede, lotta, cuore, aria, mente, tatto ...
Sì, non ne ho fatto mai un mistero, anzi ... mi é difficile, ho detto, sono spolpata, disorientata ma come sempre ostinata! Come fai ad arrenderti, la posta in gioco é alta! Non stiamo parlando di beni futili, parliamo di figli. Me ne sento responsabile porca miseria, lo capisci? Certo! Chi non capirebbe!
....
Silenzio, anzi no.... vuoto, anzi no...
...
plo-plok-plo-plok-plo-plok
...
Continua indefesso quel maledetto scarico malato con la goccia che martella senza pace.
L'ho contati i rintocchi prima che il sonno mi rapisse via dal mio essere cosciente e coscienza, coscienza sempre accesa, stralunata coscienza senza resa. ....
...
Riprendere i giorni (dopo) ... Spogliata di tutto. Qualsiasi cosa indossi non ha peso, non ha senso e no, non fa calore. ma chi non capirebbe, vero? Cosa?
Cosa ...?
Guardo le foglie offese dell'orchidea, quelle divorate dalle lumache in estate. resistono, esistono ... Si sono ricomposte in un ricamo paglierino che ha la forza della resistenza e la bellezza della voglia di farcela.
Guardo il limone nel vaso sul terrazzo della cucina, i suoi rami più volte presi d'assalto da eserciti di formiche, anche lì foglie devastate da lumache, e troppe volte mi é sembrato arso, completamente inaridito da giorni di sole senza ricevere acqua ....
Infine guardo questa tartarughina d'acqua ...
Non chiedono nulla queste tre specie viventi, basta un pò d'acqua, la luce ...
Se vuoi curarle ricordati di queste due cose: un pò d'acqua e la luce. Se vorrai notare le loro ferite lo potrai fare ma non cambierà nulla se non lo farai.
...
E' tornata un'altra sera; mi riposerò in un libro, quello distratto riemerso dal nulla, così come accadono le cose casuali, "Scritto sul corpo" regalo di Diego in un momento particolare riemerso, anch'esso, appena aperto il libro.
Ho ancora voglia di trovare meraviglia, mi affascina la circolarità delle dell'accadere.
Ma ora sono stanca e tutto il mio narrare non troverà mai tregua nè i giusti argini così da sentirsi abbracciato e compreso. Compreso davvero.
pina ianiro (17.02.2010)
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