I GIORNI PER NOI SONO NULLA

 

La sveglia alle 7,10 è stereofonico suono di giorno che viene. Già filtra una limpida luce settembrina dalla persiana lasciata a osservare l'interno della stanza. Si destano i sensi, riemergendo lenti dal torpore del sonno, dei sogni ... Profumo d'aria nuova e frizzante, di terra che ancora assorbe la frescura della notte e di un giorno di pioggia e poi sole. Lo sguardo si allarga piano, si allaga di visioni mescolate a ricordi e il fruscio delle lenzuola rilassa ancora la mente.

Altri cinque minuti, di stasi e silenzio che resta carezza discreta e promessa di buono, di pace, di serenità oltre il dissacrante chiasso del mondo che troppo spesso fagocita e allontana dal bello e dall'essenza.

Già la voce della radio, le notizie, la musica e l'odore del caffè. Già i nostri occhi e i nostri sguardi, proiettati in un nuovo giorno che porterà le tracce di ieri, ancora.

Ci sono scivolata in mezzo e non so come. D'improvviso apro gli occhi e ho 50 anni! 

Mi guardo allo specchio e penso "bò? ". Sono felice e sono emozionata, sembra passato un soffio dai tempi del liceo. Ieri, solo ieri ero all'università! Invece in mezzo, tra i ricordi di ieri così limpidi, c'è trascorsa mezza vita e talmente intensa da poterla moltiplicare per due, a tratti perfino per tre!

Non mi sono mai fermata, anche quando tutto pareva ostacolo, anche quando ho avuto paura di non farcela, anche quando mi sono sentita al centro dell'oceano in piena tempesta senza bussola. Non mi sono mai fermata, magari ho pianto e ho urlato, magari ho pensato di farlo: lasciare agli eventi l'agio di inghiottirmi, invece poi, c'è sempre stato qualcosa di più forte che mi ha spinto a guardare in alto e non fermarmi. La curiosità, il gusto della scoperta e l'amore incondizionato per la vita.

Ieri è andato via Piero Angela e nessuno meglio di lui ha saputo lasciare una traccia più significativa della bellezza del vivere come opportunità e come stimolo per chi seguirà il nostro esempio.

Abbiamo tutti un compito nel nostro cammino: imparare, apprezzare, ringraziare e trasmettere.

L'unico motore è l'amore, niente potrebbe esistere e essere senza l'energia dell'amare.

Se poi c'è anche la spinta della passione, nessun attimo di esistenza sarà stato sprecato o vano, perchè qualsiasi cosa fatta sarà stata seme e fermento di nuovo.

50 anni ...

Davvero devo voltarmi e guardare la strada percorsa per rendermene conto.

Mi viene anche da sorridere perchè resto ancora così fumetto, personaggio un pò inconsueto e difficile da classificare.

A volte ci provo a essere conforme, ma niente, comprendo che il "prendere le forme" proprio non è nel mio dna. 

Appartengo al vento e tanto che lo sa, il vento, che ieri ha voluto essere protagonista spegnendo lui per me le candeline.

Appartengo all'acqua salata e ribelle del mare. 

Sono il volo senza schema di un gabbiano ...

Non c'è da meravigliarsi se poi non so programmare e niente riesce perfetto, nemmeno un minuto di video dello stappare lo spumante e del "tanti auguri a te" della mia festa improvvisata (non è venuto e non so perchè).

Eppure a volte ci penso ... Se si programma tutto e tutto riesce secondo i programmi, non è come vivere un film già visto?

Non è meglio non sapere cosa aspettarsi e lasciarsi sorprendere? Non è sfizioso rivedersi in scene che non erano previste?

Anche le gaffe, le situazioni buffe.

Ma si, da farne gif mentali da rivedere per ridere; una sorta di valvola di salvezza in momenti grigi; una teca con dentro momenti divertenti da rivedere tipo: in caso di necessità rompere il vetro.

E penso a me che colta di sorpresa essendo stata scelta per assaggiare il vino, imbarazzata (chissà poi perchè), afferro il calice come fosse il sacro graal! E se così è iniziata l'alba del mio cinquantesimo compleanno ... bè ... ho detto tutto!

"Perché i giorni per noi

sono nulla. Un vuoto

zero, nulla. Non puoi

appuntarteli al muro e agli occhi

renderli commestibili:

sul bianco sfondo

non possedendo corpo

sono invisibili"

Riprendo e mi lego a questi versi di Iosif Brodskij, tratti da Farfalla che mio fratello Diego ha scelto e scritto sul biglietto che accompagnava il bouquet di fiori che mi ha regalato. Non poteva scegliere nulla di più appropriato.

Parto da lui per ringraziare tutti. Tutti coloro che ci sono voluti essere e sono riusciti ad essere presenti. Parto da lui per ringraziare tutti voi: familiari, parenti, amici, conoscenti. Mi avete circondata in un coro di auguri che saprà accompagnarmi fino al prossimo anno e mi porterà forza e fortuna. Vi sono grata per avermi dedicato parte del vostro tempo.

E grazie a Te ...

I giorni per noi sono nulla ... Non possedendo corpo sono invisibili ... E sento il calore della tua mano che avvolge la mia, il tuo sguardo che accoglie e penetra, trasporta e resta ... quel calore che svuota e colma e che è puro dono. Ci sei voluto essere e ci sei riuscito, come un secondo battesimo dalla mezzanotte del mio primo fiato a metà della mia vita.

.. I giorni per noi sono nulla ...

I racconti, le chiacchiere e le risate,

La luna piena, il mare, la sabbia sotto i piedi, l'acqua sulla tovaglietta di carta, il vino nei calici, il passato tuffato nel presente, il presente ballato e cantato, Karl Brave, Brunori sas, Pinguini Tattici Nucleari, come pasticche effervescenti sciolte in mezzo a fiumi di musica 80 e 90, Zucchero e i Depeche Mode, la puntina sul vinile ... Siamo noi. Un'incredibile, divertente e sognante storia da raccontarci increduli, come la pioggia che finalmente è caduta su Roma nella notte dei miei 50 anni e che mi ha svegliata e io ho pensato "sono fortunata".

pina ianiro (l'alba dopo le 24 ore più intense di sempre quelle dei miei 50 anni)



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