ti Amo

 

La disegnarono lungo la strada degli aerei, atterraggi e decolli tra linee di luci, nella notte di sabbia e uno spicchio di luna rossa in un calice ghiacciato di Falanghina ... 

La disegnarono a mezz'aria tra le note, la serata che viaggiava nello spazio cosmico delle leggi fisiche, alchimia di numeri inespressi tra le labbra dei baci nascosti. 

Secoli, millenni, ere e Samantha Cristoforetti a guardarla come un punto lontano, la Terra e loro: pulviscolo.

Due chiome di luce di sogni e giostre di vita, ricordi, sempre pronti, tenuti tra le dita e fiati di storie e racconti, anni sfogliati e da sfogliare. Risate e domande, riflessioni sul prima e sul poi.

Intanto il mare restava increspato orizzonte fluido di spuma bianca e riflessi di luce su un manto blu cobalto. L'odore salmastro avvolgeva ogni cosa, vaporoso e tattile, e si incastrava tra le trame dei vestiti e sulla pelle.

La disegnarono improvvisando, come il resto, con la fiducia degli occhi chiusi e dell'immaginazione, dei giochi fatti da bambini, viaggi fantastici senza muovere un passo, come quello tra le note di canzoni da cantare per sempre, tanto da sbagliare strada per cantarle e non fermarsi dopo più di vent'anni.

Insieme.

Insieme in macchina in una sera d'estate inventata dal nulla e nutrita di tutto ciò che genera e rigenera, fino al punto di restare a guardarsi negli occhi.

Motore spento, voci e sguardi accesi. restare a cantarsi, a incantarsi, a incontrarsi ... Restare cometa di luce in una terra di tutti e nessuno, note di armonica a bocca danzanti malinconiche (https://youtu.be/EkhY4YXX6x4) da prendere per mano, tra le mani e gli intrecci di dita per dirselo ancora, ancora e ancora ... ti Amo.

pina ianiro (7 ago 22)



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