La luna in mano

 

Il carrello carico di spesa, la borsa a tracolla aperta per scovare le chiavi, invece, trovo la luna a un passo, gioca con i lampioni ma è più bella.
Perdo il vero motivo del mio essere qui, adesso, in un parcheggio di un supermercato, di sabato sera.
Mi confonde l'immagine, richiamando altri dove e stagioni, altri mondi, altre storie.
Il tempo si ferma e ti chiamo senza voce.
"Guarda!"
Il mio solito entusiasmo del cogliere qualcosa che già è stato e ancora sarà, come se fosse solo adesso, ora e mai più. Che non si può trascurare, bisogna riempirsene!
Mentre si accorcia la distanza tra oggi e domani, resto a guardare l'enorme virgola luminosa di luna tra i lampioni.
E tu che hai abitato ogni spazio di tempo e pensieri, in un giorno passato a incasellare tanti piccoli pezzetti di essere e fare, sei qui con la tua voce che mi resta sempre in mente come una canzone che mi fa stare bene.
Mi resti accanto, lo sai? Anche quando le corse sono troppe e l'affanno rischia di soffocarmi. Anche quando ho paura di non farcela.
Ho questa luna complice in una notte trasversale che non accetta nessun compromesso spazio temporale e ci vede insieme, pure qui, adesso, in questo stupido parcheggio di un supermercato, in una sera di sabato.
Mi sto commovendo, come una scema e non mi capisco. Me ne accorgo solo quando mi ricordo del carrello e delle buste da riporre in macchina. Me ne accorgo mentre il cuore, questo maledetto cuore, martella un ritmo impazzito pensandoti. 
Ho un sorriso che sa del sapore dei tuoi baci, prepotente droga che non perdona, un po' pepe, un pò zucchero filato, un pò muschio e terra e bosco. Che poi è l'odore della tua pelle. O forse è proprio il profumo del tuo essere. La tua essenza.
C'è qualcosa di mistico e ancestrale. Un diluvio che ha spazzato via qualsiasi precedente idea di amare.
Il tuo pensiero mi viene a prendere ovunque, mi suggerisce argomenti per i miei voli pindarici e non mi riporta a casa, mi alimenta il viaggio.
Forse ci sarà qualche manuale d'uso anche della mia persona che nessuno ha saputo leggere e tu si.
Mi viene da sorridere e tu sai perchè.
Te la dono questa luna e quel brillare furtivo dei miei occhi, abbassati a nascondere qualcosa che è impossibile comprimere, mascherare o fingere ...
La gente, intanto, non si accorge di noi, solo di me, forse ... La luna, sì, si accorge di noi, si accorge di me. perchè noi siamo, ovunque e sempre noi. Quei due che si guardano oltre il vedersi e si trovano complici prima ancora di scoprirsi. Per una strana coincidenza di fatti, un'alchimia bizzarra, un'alterazione dello scorrere della sabbia in una clessidra, o per la distrazione di qualche divino potere ... un Big Bang inspiegabile e poi: noi.
Ho la luna in mano ed è la chiave di questa sera e di tutte le porte. possiamo provare a aprirle insieme con il nostro modo di fare unico, quell'equilibrio perfetto tra leggerezza e responsabilità, sempre sorridendo.
Ora è tardi, ogni cosa tace, tranne l'amore.
Ti ho raccontato di questa sera di luna e di un parcheggio che si è fatto testimone e palcoscenico. Ti ho raccontato di te, di me, di noi ...
Tu stringi tutto, tienilo stretto perchè non svanisca.
Che possa sorgere ogni giorno nuovo, come noi sappiamo.
pina ianiro 30.10.22
 
 

 

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