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_300 posti profilo professionale Istruttore Polizia Municipale... cronaca di un ordinario giorno da precario_

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Metti un normalissimo venerdì a Roma. 1 giugno, primo giorno d'estate vera. Caldo e afa e un popolo di precari che si incammina verso l' Eur. Tra questi precari ci sono anche io e oggi provo il concorso per 300 posti nel ruolo di Istruttore Polizia Municipale (detto in soldoni: vigile urbano). Proprio ieri è terminato il mio rapporto di lavoro, dopo un contratto a termine di un anno. Il fatto che per 300 posti siano state previste 16 sessioni d'esame (quiz) si commenta da solo... Ore 11:00 arrivo al Piazzale dello Sport, il sole già picchia, vicino al cancello d'ingresso c'è già un gruppetto esiguo di poveracci come me che cercano riparo approfittando dell'ombra creata dal piccolo tetto sopra al cancello. Passa poco dal mio arrivo tra loro e cominciamo a parlare, solite cose che si possono dire mentre si aspetta di svolgere una prova preselettiva per un megaconcorso. Alla mia destra e alla mia sinistra ci sono due ragazze di Napoli trapiantate a Roma, di ...

_Il cubo bianco (capitolo 1)_

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PRIMO ATTO Il sipario si alza e in pochi attimi il brusio in sala lascia il posto a un attento silenzio carico di attese.  Il drappo rosso che sale, svela lentamente la scena sul palco. Lo sfondo è nero. Un tappeto rosso a terra, un divano viola e un cubo bianco. Appoggiata al divano una donna con i capelli sciolti e una lunga tunica grigia, in una mano un libro e nell’altra un ombrello nero.  La donna è la protagonista di questa rappresentazione surreale, il cui titolo è: Il cubo bianco . Quando il sipario si solleva completamente, l’applauso del pubblico dà l’incipit alla storia che di lì a poco si consumerà sul palco. Una debole luce illumina la scena dal basso. L’attrice sul palco alza il libro innanzi a sé e verso il pubblico, poggia l’ombrello alla destra del divano, fa un sospiro e si accomoda a sedere aprendo il libro. Legge una frase: – “ Il cuore dell’uomo è come gomma: pochissimo basta a gonfiarlo, e moltissimo non riesce a farlo scoppiare. Se poc...

_Bollicine_

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Cari amici, cari lettori e cari curiosi (adoro i curiosi), è un mese che non posto nulla e non è un caso. E' un periodo molto particolare per me, pieno zeppo di difficoltà e imprevisti. Soprattutto questo mese di Maggio è stato davvero tosto... il contratto di lavoro in scadenza e le varicelle... la prima a contrarla è stata Aurora e dopo due settimane esatte ce la siamo beccata Francesco ed io. Oggi è il mio terzo giorno e, mentre scrivo, soffro dignitosamente ricoperta quasi completamente di bollicine pruriginosissime. Vi abbraccio -tanto virtualmente non sono contagiosa- e vi invito a non abbandonare le mie pagine. Vi lascio in una magica scia di bollicine (magica???!) ;)) pina varicella non sono esattamente così, ma fa nulla.

_Ce la faremo! ... (e la Fornero piange)_

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Un prato verde dove potermi stendere, finalmente! Ne avevo davvero bisogno, non ce la faccio più a far parte dell'asfalto, del grigio, del ruvido. Già la vita sta andando come sta andando: semplice spreco d'energia senza alcun risultato. Inutile illudersi che sia io a vedere nero, oggettivamente compio passi fallimentari e, laddove non provveda io personalmente, ci pensa la crisi... Crisi, crisi, crisi... ovunque, continuano a bastonarci e infliggerci ulteriori pene e condanne perchè per anni i nostri soldi chissà a cosa sono serviti (ad andarci a puttane!), perchè per anni i soliti furbi hanno creato crepe nel bilancio e perchè, in fondo, nulla pare cambiare ma tutto continua a precipitare questo paese in putride acque. I sorrisi si spengono davanti all'ennesima tassa da pagare, allo stipendio decurtato di una "piccola percentuale". Il sorriso non esiste ma il volto è una smorfia di dolore e rabbia dopo aver alleggerito il portafoglio di 50 euro per un pieno, i ...

_Giro di do (mentre la pioggia continua a cadere)_

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Croce sul cuore, in questa notte di temporale di temporale e occhi bendati di fili di seta e nastri dorati di giostre bagnate di bocche assetate  ... e lei a piedi nudi conta i passi mai fatti abbandona i sensi nella tempesta respira piano insinuandosi dove la notte buia la ingoia, le sbatte contro il petto ruffiana e caina l'avvinghia l'inchioda le strappa l'anima ... e lui attraverso un arpeggio ritorna lento giro di do le sue mani inganno al silenzio oltre sipari scolpiti in parole mai dette ove si spinge assolto dalla notte mentre la pioggia continua a cadere... pina ianiro

_Liquerizie farcite_

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Cinque minuti a mezzanotte. E le briciole di un giorno raccolte in una mano. Pensieri spazzati sul pavimento stanco di riflettere. Liquerizie farcite da sciogliere sulla lingua, come da bambini. Come bambini liberi di avere paura del buio, liberi di fare ragionamenti più grandi di noi, liberi di disegnare i mostri dei nostri incubi e chiudere gli occhi pensando di essere spariti! Liberi di sentirci principesse e eroi, liberi di pensare solo a "ora", liberi di amare senza l'inconveniente di dover essere riamati, liberi di ridere e di piangere, liberi di raccontare cose fantastiche senza tempo e senza senso, liberi di essere sinceri ... Ma perchè si cresce se crescendo si diventa persone peggiori? pina ianiro immagine presa dal web

_La vera forza in un sorriso_

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Eccomi rivolta ancora all'altrui silenzio e il mio sorriso come linea d'orizzonte curvata verso il cielo mai confine ma spazio ponte capovolto che unisce apre mondi rinnova momenti in gelidi mattini, si fa sole per scaldare oltre ogni apparenza, l'effimero rallenta la visione del bello appanna la realtà storpia i contorni sbiadisce i contenuti ... Ma tu, guarda il mio sorriso: ama il vero, cerca il vero, chiede il vero... senza alcuna paura si dona in ogni incontro si tuffa nello sguardo di chi l'accoglie ed è lì che amplifica la sua forza quando rinasce sorriso sul volto incontrato! pina ianiro immagine presa dal web