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Visualizzazione dei post da febbraio, 2011

_SENZA LASCIARE TRACCIA_

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dove mi perdi c'è il grigio-azzurro dell'intentato cielo oltre uno sguardo tra le vibrazioni del silenzio... iperbole e enfasi false ombre proiettate in futuri remoti: mura scrostate cieca l'ingenuità le riveste di significati vernice spray colore che inventa vita scollarsi dalle chimere crea ferite rosso vermiglio come sangue come lotta come amore amore... cinque lettere messe in croce pesanti come piombo annegano senza lasciare traccia.  eApianirò © Immagine presa dal web

_ ... _

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_Nelle atmosfere rarefatte dei sogni sei solo una sbavatura dell'inconscio_ eApianirò © immagine presa dal web

_Abbraccio di vita_

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Sorprende la vita nella semplicità di un abbraccio di cielo donato al mondo in silenzio amore che sconfina la vita è dono radici che diventano rami fiori che sbocciano accarezzando il cielo vita come acqua sorgente nel prezioso intreccio della natura custode dell'umanità ... Sorprende la vita nella semplicità di un abbraccio di madre . eApianirò2011©                             "abbraccio di vita" acrilico su tela (40x50) eApianirò©   (ph: Ilaria Giudice)    

_Io??? M@i st@t@ zitt@! M@i st@t@ ferm@! M@i st@t@ indifferente!_

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Quando essere una goccia nell'oceano significa essere oceano. Quando ci si unisce per formare una sola voce più forte. Il 13 febbraio è accaduto tutto questo. Emozione e speranza! " "La cultura in Italia è un pò come le donne è molto forte ma deve sempre combattere"!!!

_La porta_

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La porta della verità è sempre la più ardua da aprire, la più difficoltosa da varcare ... impossibile da richiudere... (eApianirò©) "la porta"  eApianirò ©  acrilico su tela 30x40

*io_più_tu_diviso_noi_uguale_zero*

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lontane immagini ancora contengono battaglie solitarie perse dimenticati discorsi parole lasciate a morire finchè smisi di crederci in "noi" mia illusione pura ferita io_più_tu_diviso_noi_uguale_zero pronome inutile anni di verbo coniugato male: Amare me lo vuoi insegnare? Ora urli "ti amo!" ascolto e rido è il rancore che ti porto dentro una voragine m'inghiotte in ricordi che non vorrei avere facile negare ora ... dov'eri con i tuoi silenzi? ... cos'ero mentre ti aspettavo? ... che significato davi alle mie parole?                ... sottovalutare è un'arte che lentamente genera fantasmi la mente separa_azioni il cuore la imita il "noi" si scinde strategia di sopravvivenza restare a galla sulla vita anche quando ci ha delusi e io cerco equilibrio anche nella tristezza punta pure il dito su di me nessun testimone... solo le nostre coscienze. eApianirò © immagine dal web

_giorni di caffè e... miele che non appiccica_

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10/02/2010 sono giorni in cui striscio verso la macchinetta del caffè come verso un distributore di salvezza espresso... come un naufrago disperato che, all'improvviso, vede apparire all'orizzonte una lingua di terra... dopo notti in cui comincio mille sogni senza portarne a termine nessuno... notti sempre più simili alla realtà... giorni in cui mi sveglio più stanca di come vado a dormire, chiedendomi, infine, come faccia a restare in piedi e a riuscire a portare a termine i miei quotidiani impegni, obblighi... giorni lunghi...notti corte... lunghe notti... brevissimi giorni... ... sono giorni in cui, per l'eccessiva stanchezza non riesco a evitare che la caffettiera mi sbuffi fuori il suo contenuto a spruzzi, a tratti... arrivato all'orlo, sputacchiato fuori, prima che io riesca a spegnere il fornello... quel magico liquido nero che mi sveglia, mi tiene su... ...passerà... come sempre, come tutto... senza lasciare, apparentemente, traccia... e, appar

_Telefonate...._

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Le dita sulla tastiera del telefono. I toni familiari che avvisano che la linea è libera. La voce di una donna che risponde … -Pronto. -Pronto. - Hoi... -. Un caratteristico monosillabo utilizzato a Roma, pronunciato in maniera molto prolungata, quasi sorridente. Senza nascondere l’entusiasmo … - Vabbè, non mi calcoli proprio più. – Dice l’uomo con la voce tramutata in agnellino supplichevole. Talmente tanto, che la donna all’altro capo del telefono non riesce a comprendere le parole dette … -Non ho capito niente. -Non mi calcoli proprio più – Ripete l’uomo-agnellino … -Io eh …? Invece tu … non mi risulta che mi hai chiamato. … grazie! -Io? Ti sto sempre a chiamare. -Si ma se non vengo qui al lavoro, se sto male non si usa chiamare in un altro posto, vè? -Se stai male? - Mi potresti chiamare sul telefonino invece non mi risulta proprio. Telefoni al lavoro … potrei anche morire ma tanto “se non c’è non c’è ”…  che importa se sto male? – Parla a raffica, la donna, solo brevi pause e  ha

_E la Senna scorreva_

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la Nike di Samotracia e la Senna scorreva baguette sottobraccio vestito stropicciato respiro profondo, silenzioso nelle stanze del Louvre tele sculture immagini ipnosi sottrazione di sensi addizione d'emozioni estasi d'arte oblio temporale inesistente spazio niente parole lettura di tratti colori sfumature... eApianirò© (gennaio 2010)

_Bubbles, bubbles, bubbles...._

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Anna lasciò la sua vita in una impalpabile bolla di sapone. In un fiato, quello che soffiò per darle vita. Nel sorriso dolce che fecero i suoi occhi vedendola apparire. L'intero mondo si riflesse in quella sfera molle che aumentava lentamente di volume. I rami degli alberi denudati dall'inverno, le nuvole bianche, le macchine lungo la strada, le panchine del giardinetto deserto. Lo scivolo bagnato della pioggia del mattino, la fontanella che gettava acqua a vuoto... nessun bambino, nessun nonno, nessuna mamma, nessun papà... nessuna coppia mano nella mano, nessun pianto, nessuna risata, nè vociare, nè bisbigli... solo il lento cigolare delle maglie dell'altalena e in lontananza l'ovattato rumore di pneumatici sull'asfalto bagnato e motori accesi. Anna se ne stava seduta a cullarsi i pensieri: avanti e indietro... un movimento catartico il cui risultato era un suono quasi ipnotico. Non ricordava nemmeno più il motivo delle sue pene e perchè si fosse ritrovata lì sola