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  Riflessioni sulle strade lucide di pioggia e pozzanghere, pensieri liquidi, stagni di vite altrui.  Osservate sembrano più vive, più vere, anche più tragiche, forse un pò vuote. Vuote lo sono, come gli occhi e lo sguardo di chi le indossa insieme a capi di marca. Macchine oltre misura, senza un vero motivo, forse per sentirsi ancora più piccoli all'interno ma grandi fuori, parcheggiate al confine di ipocrisie e superficiali miti di un benessere dato per scontato talmente tanto che ogni cosa è noia. Ogni cosa è fumo. Intanto passano i minuti, il tempo così prezioso per alcuni e inutile per altri. La luce muta di una giornata piovosa di novembre, evidenzia il contrasto giallo ambrato delle foglie degli alberi e dei tappeti autunnali ai margini delle strade. L'odore di tutto è stridente, intenso. I rumori del quotidiano invitano all'ascolto. Chi osserva non riesce a trascurare i dettagli e l'attesa inaspettata in coda nel traffico, allo sportello postale, al bancone del

Pensare a te

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  pensare a te. non posso farne a meno e Roma stretta in una mano, mentre ti aspetto e canto. mentre mi cerchi e canti. le nostre parole sono testi riscritti dal tempo. musica, parallele cromatiche e digiuni d'infinito. dove finisce ogni cosa, noi ricominciamo senza posa. pina ianiro     Bruna Kazinoti, Kiss of death. 1988                        

Tempo conchiglia

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L'unica cosa che ci appartiene sono gli attimi. L'ho pensato quando, uscendo da Euroma 2, non ho imboccato la strada di casa ma quella per Ostia. Il tempo non era più quello di un paio d'ore prima; da azzurro era passato a grigio, soprattutto verso la mia meta: il mare. Abbondante ora di pranzo per la gente comune. Per me: ora di andare e perdermi. Il tempo ... Parlamene. Parlamene tu, come hai fatto altre volte e come faresti ora se ti dessi il "la". Come abbiamo fatto spesso, perdendoci nei meandri delle nostre teorie, visioni e ipotesi che sono il risultato di puntate di Quark, lezioni di scienza, capitoli di filosofia, testa persa a osservare, esperienza del quotidiano e chissà quanta roba ancora. La strada verso il mare è dritta. Oggi sono sola. che poi sola non sono mai, ovvero, non mi sento sola, mai. Dipenderà dal fatto che valgo per tre. Tre? Mmm ... Quattro, cinque. chi offre di più? In effetti se mi dessero del bipolare mi sminuirebbero, sono pluripolar

Consigli per una sera al pub: Gordon Bennett

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  La vita mi piace presa a morsi ma assaporata in ogni minimo dettaglio. Mi accorgo di non essere assimilabile al consumatore usuale, proprio per le mie caratteristiche. Per me è fondamentale stimolare curiosità e immaginazione, ciò perchè se ogni cosa inizia e finisce con un punto, senza lasciare traccia, ricordo, voglia di germinare in qualcosa di altro e oltre, non ha senso neppure di iniziare. La mia esperienza di consumatore viaggia parallelamente al mio stile di vita e modo di essere e agire. La Grimbergen double ambrée , nel suo calice speciale raffigurante la fenice serigrafata con le ali spiegate, ha accompagnato con il giusto gusto il Guinnes cheese bacon whisky e il chiacchierare multiforme, leggero, solare e mai banale di chi condivide il mio stesso atteggiamento nei confronti del vivere: assaporando gli attimi e i dettagli. Non ci è sfuggito nulla di ieri, come sempre. Non ci è sfuggito il bersaglio per le freccette, il legno dei tavoli, del bancone e delle pareti, le lamp

Cosa cerchi?

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  Cosa cerchi? Diventa tutto sera al confine di noi. Tutto notte. Le domande sono ribelli, non si mettono in fila, nè seguono una logica, si accalcano. Ci sono momenti così, di silenzio che fa male tanto che blatera. Stringe in una morsa il respiro, si resta prigionieri e costretti in una gabbia di interrogativi. Inutile tentare di metterle in ordine, provare a rispondere, cercare la chiave. Stasera era così. Poi la salvezza: un libro. L'ho tirato fuori a caso dalla colonnina della poesia. A caso l'ho aperto e ho letto i versi pescati dal caso. Un nuovo silenzio, si è fatto culla per nuove parole da immaginare. La poesia salva, allontana dal vuoto delle risposte impossibili, traghetta in viaggi alla scoperta di sè, allontana dagli incubi, ridà voce ai sogni. La lettura nutre e placa la sete, allo stesso tempo, riaccende la voglia di scoprire le potenzialità della mente e dell'immaginazione. Ricorda l'immensa misura dell'essere uomo che sta proprio nel non poter risp

La luna in mano

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  Il carrello carico di spesa, la borsa a tracolla aperta per scovare le chiavi, invece, trovo la luna a un passo, gioca con i lampioni ma è più bella. Perdo il vero motivo del mio essere qui, adesso, in un parcheggio di un supermercato, di sabato sera. Mi confonde l'immagine, richiamando altri dove e stagioni, altri mondi, altre storie. Il tempo si ferma e ti chiamo senza voce. "Guarda!" Il mio solito entusiasmo del cogliere qualcosa che già è stato e ancora sarà, come se fosse solo adesso, ora e mai più. Che non si può trascurare, bisogna riempirsene! Mentre si accorcia la distanza tra oggi e domani, resto a guardare l'enorme virgola luminosa di luna tra i lampioni. E tu che hai abitato ogni spazio di tempo e pensieri, in un giorno passato a incasellare tanti piccoli pezzetti di essere e fare, sei qui con la tua voce che mi resta sempre in mente come una canzone che mi fa stare bene. Mi resti accanto, lo sai? Anche quando le corse sono troppe e l'affanno rischia

Chi è felice sa creare felicità

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  Non si fa mai il pieno di vita e io sono particolarmente ingorda. Supero il ponte Marconi come un gabbiano sul Tevere, ampia nel volo in un'apertura d'ali che abbraccia tutto questo spettacolo che sa essere Roma in ottobre. Mi euforizzo di contrasti senza cercare un senso, lascio che tutto si esprima nella sua interezza e lealtà d'essere. Antipodi, ossimori, controsensi che sanno creare poesia inesprimibile. Capisco che solo i sensi hanno il privilegio della vera comprensione. Penso allo sguardo che sa cibarsi di questo spettacolo assordante, mentre la pelle si increspa vibrante. in radio Thrift Shop di Macklemore & Ryan Lewis. Alzo a tutto volume. Sento il mio corpo e nello stesso tempo lo perdo, fuso nel tutto.  Ballo, volo, guido, sento, guardo, immagino e penso: sono fortunata. Ho gustato certi spazi di libertà infinita, da potermi dire felice. In fondo cos'è poi la felicita' se non l'essere liberi? Che liberta' non significa assenza di regole, di