_Fiori di carta velina_

con parole pure imbiancammo pareti nuova luce negli spazi che sconfinano il tempo senza mai posa a cercare l'oltre con ingenua modestia a contare stelle d'inchiostro fiori di carta velina filamenti d'animo delicate trame setose scivolarci sopra assecondando irrazionali melodie sensazioni riflettenti perfette lame d'argento e raggi di sole a scaldare il posto più freddo quel cuore scordato appiattito dal dolore ferito da roccia che grattò senza sosta fino a farlo sanguinare con quel sangue impastammo l'essere la faccia che diamo al mondo senza saper portare maschere ma forti troppo per essere compresi nella nostra fragilità forti senza più timore di essere ciò che siamo cos'altro potrà turbarci il mormorio è come la risacca un mare che borbotta in sottofondo noi restiamo a galla sfiorandolo poi ci liberiamo in volo verso cieli limpidi così vanno le anime gentili in bilico sulla superficialità rincorrono sogni immateriali f...